Vigevano-Malpensa, «riparta subito l’iter dell’opera». Lo chiedono con forza Regione Lombardia e alcuni parlamentari del territorio, che stamattina (15 febbraio) si sono riuniti a Robecco sul Naviglio, convocati dal sindaco Fortunata Barni, in una conferenza stampa per fare il punto sulla vicenda alla luce dello stop del Tar, che ha accolto i ricorsi presentati dal Parco Ticino e da altri enti contrari all’infrastruttura.
«Si tratta di un’opera strategica per la Lombardia – le parole del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – che abbiamo inserito anche nel nostro programma delle infrastrutture per le Olimpiadi. Confermo il sostegno completo, assoluto e incondizionato della Regione. Alla sua realizzazione si oppone un vizio di forma che non dipende in alcun modo da noi. Credo che la strada migliore da percorrere sia quella di individuare un percorso comune col Ministero per raggiungere al più presto questo obiettivo».
Fontana ha svelato che in questi mesi Regione Lombardia ha «mantenuto un’interlocuzione assidua non solo con i ministeri coinvolti nel tentativo di farli dialogare così da arrivare ad una visione unica, ma anche con l’Anas che effettuerà i lavori. Il nostro obiettivo è realizzare la Vigevano-Malpensa che è essenziale per questa parte della regione, come i sindaci e il territorio continuano a ribadire. Stiamo dunque facendo tutto il possibile per eliminare gli ulteriori ritardi».
Niente panico, dunque. Si riparte dal presupposto che «il Tar della Lombardia ha annullato la delibera del Cipe, ma non ha bocciato la superstrada», come sottolinea l’ex viceministro all’economia Massimo Garavaglia, tra i principali promotori della Vigevano-Malpensa. Bisogna ripartire esattamente dove è stato interrotto l’iter, ripresentando le carte per sistemare Via e Vas per poi tornare al Cipe. Ma occorre che l’Anas e il ministro De Micheli facciano responsabilmente la loro parte».
Regione Lombardia punta a riprendere in mano la pratica della Vigevano-Malpensa per portarla finalmente a compimento, anche perché, come fa notare l’assessore alle infrastrutture e ai trasporti Claudia Maria Terzi, «l’iter del progetto definitivo era stato avviato nel 2009, siamo nel 2020 e ci troviamo ancora a dover affrontare intoppi burocratici». Per uscire dall’impasse, sottolinea Terzi, «va risolto un nodo a livello nazionale, un conflitto tra i ministeri che aveva di fatto fermato le procedure già prima della sentenza del Tar». La speranza è dunque che si riesca a far ripartire l’iter in tempi brevi, confidando nell’opportunità dei Giochi di Milano-Cortina 2026 per mettere le ali alle opere prioritarie per la Lombardia.
Di certo, Regione si farà parte attiva sul fronte istituzionale: «Al prossimo Tavolo delle infrastrutture della provincia di Pavia – ha assicurato Silvia Piani, assessore che rappresenta l’area pavese in giunta regionale – proporrò a tutti gli interlocutori istituzionali del territorio la sottoscrizione di un documento a conferma dell’importanza dell’opera che consideriamo strategica per lo sviluppo della zona. Un atto che faremo pervenire al Ministero per sollecitare la realizzazione della Vigevano-Malpensa».
E non ci sono dubbi sul fatto che Confartigianato Lomellina, come le altre associazioni di categoria del territorio, non farà mancare il proprio sostegno all’iniziativa. Per il bene delle imprese e dei pendolari. Anche perché dal sindaco di Vigevano Andrea Sala è arrivata una buona notizia: ha dichiarato infatti che, da informazioni della Provincia di Pavia, nel corso del 2020 potranno ripartire i lavori del nuovo ponte sul Ticino per completarlo, finalmente. La superstrada dovrà a quel punto collegarsi ad esso per consentire la messa in rete di Vigevano nell’ambito del contesto produttivo lombardo.