Sarà formalizzata nei prossimi giorni, con apposito DPCM, la proroga al 20 luglio dei versamenti di Irpef, Ires e Iva in scadenza al 30 giugno per i contribuenti che sono tenuti all’applicazione degli ISA.
Questo il contenuto di un comunicato stampa del ministero dell’Economia del 22 giugno 2020 che ha annunciato il prossimo varo di un DPCM per rivedere le scadenze di pagamento.
In più di una occasione, la Confederazione era intervenuta per richiedere la proroga dei versamenti: il pressing, unitamente a quello dei professionisti e delle altre categorie, alla fine ha portato al risultato.
In attesa di leggere il testo del DPCM, la proroga dovrebbe interessare i soggetti che rispettano entrambe le seguenti condizioni:
- esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), di cui all’art. 9-bis del DL 50/2017;
- dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del Ministro dell’Economia e delle finanze (pari a 164.569 euro).
Al ricorrere di queste condizioni, risulterebbero interessati dallo slittamento al 20 luglio anche i contribuenti che, per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019:
- applicano il regime forfetario di cui all’art. 1 commi 54 ss. della L. 190/2014 (espressamente citati nel comunicato stampa);
- determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfetari;
- dichiarano cause di esclusione dagli ISA.
Le uniche cause ostative alla proroga potrebbero quindi essere:
- la mancata approvazione degli ISA per il settore specifico di attività;
- in caso di approvazione dell’ISA per lo specifico settore di attività, la dichiarazione di ricavi o compensi superiori alla soglia di 5.164.569 euro.