Un simbolo di modernità nella tradizione, un dono che rispecchia la forza e la concretezza del fare impresa oggi. Il presidente di Confartigianato Lomellina, Luigi Grechi, con il vicepresidente Roberto Gaviglio e il responsabile di Mortara e Vigevano della Coldiretti Pavia, Claudio Milani hanno consegnato questa mattina (lunedì 18 dicembre 2023, ndr) al vescovo della diocesi di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, una statuina del presepe simbolica, raffigurante un giovane apprendista vasaio intento a lavorare al tornio, attentamente guidato dal suo maestro. L’opera, realizzata in cartapesta dall’esperto presepista Claudio Riso, riconduce alla capacità della trasmissione del sapere delle piccole e medie aziende, attraverso i concetti di apprendistato, formazione, acquisizione delle competenze, passaggio generazionale e attrattività per i giovani.
A 800 anni dal primo Presepe voluto da San Francesco a Greccio, le statuine sono state distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai vescovi delle 226 diocesi italiane.
«Per quest’anno», afferma il presidente di Confartigianato Lomellina, Grechi, «abbiamo scelto di rappresentare in un’unica immagine i pilastri del “saper fare”. La figura di un giovane, impegnato e concentrato, simboleggia l’attrattiva per i giovani nell’imparare e nel portare avanti le tradizioni, rinnovandole. Allo stesso tempo, l’immagine del maestro simbolizza la salvaguardia delle competenze e l’obbligo di indirizzare le nuove generazioni verso la via dell’eccellenza italiana, valorizzando il made in Italy, il territorio e le nostre comunità».
«La reciproca assistenza tra le generazioni, che è alla base dell’impresa familiare, costituisce un modello efficace per una convivenza prospera e sta emergendo come cruciale nel superare le sfide economiche e sociali che molti cittadini affrontano in un periodo di intense tensioni internazionali», afferma Milani, evidenziando l’importanza di «favorire l’entrata dei giovani nelle aziende nazionali».
Il paradigma del dono della statuina vuole anche essere, nelle intenzioni di Grechi e Milani, la trasposizione del forte legame che unisce il territorio all’impresa, sia essa di servizi, manifatturiera, artigiana o agricola. Un tratto essenziale del sistema economico della Lomellina, sul quale ci si spinge a riflettere in occasione del Natale non a caso: lavoro, e trasmissione del sapere, sono alla base della continuità del lavoro e, di riflesso, del benessere di un territorio, che non si ferma al presente, ma guarda con convinzione al futuro.