Viaggiare ai tempi del Coronavirus e, soprattutto, far viaggiare le merci. Continuiamo ad aggiornare il nostro speciale estero con le informazioni che ci giungono dai principali Paesi con i quali potrebbero entrare a contatto le nostre aziende e i nostri operatori dell’autotrasporto.
SVIZZERA
Il Consiglio federale intende allentare progressivamente le restrizioni d’entrata dovute al coronavirus in parallelo alla ripresa graduale dell’economia. Dall’11 maggio, saranno innanzitutto trattate le domande presentate prima del 25 marzo dai lavoratori provenienti dall’area UE/AELS e da Stati terzi (riduzione delle domande pendenti). Inoltre, a partire da questa data, sarà nuovamente possibile per i cittadini svizzeri e dell’UE il ricongiungimento familiare in Svizzera. Restano invece in vigore i controlli alle frontiere.
Situazione valichi
Da lunedì 4 maggio tre valichi di confine sono riaperti al traffico: Ponte Cremenaga, Brusino e Ligornetto.
FRANCIA
Controlli temporanei alle frontiere terrestri con Germania, Svizzera, Spagna, Belgio
Nonostante le limitazioni generali della circolazione delle persone alla lotta contro la diffusione di Covid-19, in Francia si applicano le seguenti disposizioni relative al trasporto di merci: il flusso transfrontaliero di merci è autorizzato ad entrare nel territorio francese purché sia compatibile con il protezione della salute pubblica. I camionisti devono avere con sé un modulo firmato fornito dal Ministero degli affari interni francese, “Attestation of déplacement dérogatoire et justificatif deplacement professionnel”: https://www.interieur.gouv.fr/justificatif-deplacement-professionnel-en-docx
GERMANIA
Controlli temporanei alle frontiere terrestri con Austria, Svizzera, Francia, Lussemburgo e Danimarca
Il flusso transfrontaliero di merci continuerà ad essere autorizzato. Anche i pendolari transfrontalieri continueranno ad avere il permesso di entrare e uscire dal paese. Le persone che viaggiano per altri motivi dovrebbero aspettarsi restrizioni sui viaggi sia dentro che fuori la Germania. I viaggiatori con sintomi che possono indicare un’infezione da coronavirus non potranno entrare / uscire dalla Germania, in coordinamento con le autorità del paese vicino interessato.
SLOVENIA
La Slovenia ha stabilito le condizioni di ingresso nel territorio sloveno dall’Italia. Sono stati stabiliti quattro punti di controllo dell’ingresso (il traffico è consentito a 1.Vrtojba, 2. Ferneti I, 3. Škofije e 4. Krvavi Potok valichi di frontiera; i punti di controllo 1., 2. in 3. sono aperti 24 ore, controllo il punto 4. è aperto dalle 5.00 alle 23.00; tutti gli altri valichi di frontiera sono chiusi fisicamente. Il lavoro agricolo è esentato.
GRECIA
A partire dal 4 maggio le Autorità elleniche hanno rimosso il divieto di circolazione assoluto. Dal 4 al 18 maggio (termine che potrebbe essere prorogato) non è permesso lasciare la regione di residenza, tranne che per i seguenti motivi: lavoro (necessaria una certificazione da parte del datore di lavoro o un’autocertificazione), salute (necessario un certificato medico), funerale (necessaria un’autocertificazione), ricongiungimento familiare, rientro definitivo nella regione di residenza, da dimostrare tramite dichiarazione dei redditi (modulo E1) oppure con apposito “certificato di residenza ad uso speciale”, emesso tramite accesso con le proprie credenziali al sito www.aade.gr. Si sottolinea che per le isole si applica un regime speciale e vige, quindi, anche all’interno della stessa regione, il divieto di raggiungerle a meno di non poter dimostrare – nelle modalità sopra descritte (E1/Certificato di residenza a uso speciale) – di essere residente. Soltanto i residenti presso isole minori hanno la possibilità di spostarsi su isole maggiori, per motivi di salute o per reperire generi di prima necessità, per recarsi a un funerale o andare in banca. Il divieto si applica indifferentemente a cittadini greci e ai cittadini stranieri. Rimane la possibilità di lasciare le isole tramite traghetti di linea.
Dal 23 marzo e fino al 31 maggio è sospesa l’operatività di tutte le strutture alberghiere, fatta eccezione per un albergo in ogni capoluogo regionale e per tre alberghi ad Atene e Salonicco http://ambatene.esteri.it/ambasciata_atene/resource/doc/2020/05/hotel_operativi.xlsx ).
PAESI BASSI
In risposta all’emergenza sanitaria causata da COVID-19, le Autorità locali hanno adottato misure obbligatorie di distanziamento sociale, disposto la chiusura di ristoranti, club sportivi e altri luoghi di aggregazione. Le misure di contenimento sono estese fino al 20 maggio per i cosiddetti mestieri “di contatto” e fino al 1 settembre per quanto riguarda i grandi eventi. I connazionali che presentino sintomi, sono invitati a contattare il proprio medico di base/servizio GGD di zona (Municipal Centre for Publich Health) per ottenere le necessarie istruzioni nonché’ a consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità olandese RIVM (www.rivm.nl) per dettagliati aggiornamenti sull’evoluzione e le misure di contrasto alla pandemia nei Paesi Bassi. Il 17 aprile le autorità olandesi hanno rimosso il bando nei confronti dei voli provenienti dall’Italia.
UCRAINA
In risposta all’emergenza sanitaria causata da COVID-19, le autorità ucraine hanno prorogato fino al 22 maggio 2020 il divieto generale di ingresso nel Paese, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, a eccezione delle persone residenti e con permesso di soggiorno. Viene raccomandato, allo stesso tempo, ai cittadini ucraini di astenersi dall’effettuare viaggi all’estero. I cittadini ucraini, in particolare, non sono di norma autorizzati a lasciare il Paese in aereo.
Sono inoltre sospesi tutti i collegamenti aerei commerciali ordinari (compresi quelli con l’Italia), in ingresso e uscita dal Paese, nonché i collegamenti internazionali via terra (autolinee, treni).
TUNISIA
Alla fine di aprile le Autorità tunisine hanno decretato un cambiamento graduale delle misure di confinamento. A partire dal 4 maggio, la maggior parte dei negozi e delle attività commerciali potranno riaprire, ad eccezione di caffè, bar, ristoranti e parrucchieri. Le scuole e gli asili rimangono chiusi.
A partire da tale data le misure di confinamento rimangono in vigore solo per alcune categorie di persone (adulti di età pari o superiore ai 65 anni, bambini sotto i 15 anni, donne incinte e persone con condizioni di salute precarie). Nell’ambito di queste misure, è reso obbligatorio l’uso di mascherine facciali nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro. Il mancato rispetto di questa regola potrebbe comportare una multa. Durante questa fase rimane l’obbligo di spostarsi solo per buoni motivi, come ad esempio per fare la spesa o per le cure mediche. Ci sono anche limitazioni sul numero di passeggeri ammessi sui mezzi di trasporto pubblico. I settori, pubblici e privati, esclusi dalla quarantena sono: alimentare, sanità, giustizia, amministrazione, energia, sicurezza, acqua, trasporto, telecomunicazioni, media, igiene e attività industriali vitali. E’ in vigore il coprifuoco notturno su tutto il territorio tunisino tra le ore 20:00 e le ore 6:00 e dal 20 marzo 2020 è chiuso lo spazio aereo. Le autorità tunisine hanno disposto inoltre la chiusura delle frontiere terrestri e marittime (passeggeri) e adottato misure restrittive all’interno del Paese (annullamento eventi pubblici, eventi sportivi a porte chiuse, chiusura scuole, bar, ristoranti, divieto di assembramenti come mercati, bagni pubblici e feste). Per tutti i viaggiatori in arrivo in Tunisia è obbligatoria la permanenza domiciliare fiduciaria per 14 giorni con sorveglianza attiva da parte del Ministero della Salute, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali e il divieto di viaggio nei 14 giorni dell’autoisolamento. Il mancato rispetto delle indicazioni delle autorità sanitarie circa la quarantena è passibile di sanzioni penali, dal pagamento di una multa di 120 dinari (circa 40 euro) ai sei mesi di reclusione. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento sanitario e il trasferimento in strutture ospedaliere dedicate. Per segnalazioni di casi sospetti è a disposizione il numero 190; per informazioni il 80101919. Alla luce delle temporanee misure restrittive adottate dalle Autorità tunisine al fine di prevenire la diffusione del Coronavirus, in particolare nei confronti di coloro che provengono da aree a rischio, ivi inclusa l’Italia, si sconsigliano i viaggi turistici in Tunisia.
FINLANDIA
La compagnia aerea nazionale Finnair ha annunciato modifiche sostanziali al proprio operativo voli fino al 30 giugno (cancellazioni e riduzioni dei voli verso quasi tutte le destinazioni), in ragione della progressiva diffusione del COVID-19. Per informazioni al riguardo, si raccomanda di visitare il sito della compagnia https://www.finnair.com/it-it/informazioni-sul-volo/aggiornamenti-di-viaggio.
Non vi sono voli diretti per l’Italia ma restano alcuni voli per la Germania, la Svizzera ed il Regno Unito, da cui è possibile raggiungere Roma. Si raccomanda di verificare direttamente con la compagnia aerea l’operatività del proprio volo e la disponibilità di rotte alternative per raggiungere l’Italia, in quanto le informazioni sul traffico aereo sono soggette a cambiamenti rapidi, anche senza preavviso.
Le autorità locali hanno proclamato lo stato di emergenza fino al 13 maggio e confermato le misure di divieto già approvate il 18 marzo scorso, tra cui il divieto di assembramenti e la chiusura di scuole e università, che riapriranno a partire dal 14 maggio. Sono sospesi i traghetti da/per la Svezia ed incrementata la vigilanza ai posti di confine occidentali e settentrionali. Gli attraversamenti lungo il confine orientale con la Federazione Russa e la Finlandia sono chiusi. Bar e ristoranti rimarranno chiusi, salvo modifiche, fino al 31 maggio.
Sono inoltre previste 2 settimane di isolamento domiciliare per finlandesi e stranieri legalmente residenti in rientro dall’estero.
FEDERAZIONE RUSSA
E’ stato prorogato a tempo indeterminato il divieto di ingresso degli stranieri nel territorio della Federazione Russa. Al riguardo, dal 13 marzo, vige un divieto temporaneo di rilascio dei visti (anche ai cittadini italiani), ad eccezione dei visti diplomatici, ufficiali, d’affari, per tecnici specializzati nella riparazione e manutenzione di macchinari importati e per motivi umanitari.
Questo comporta anche l’impossibilità di rinnovo di qualsiasi tipo di visto per i connazionali presenti sul territorio russo a causa del divieto di reingresso, nonché il respingimento in frontiera russa o il mancato imbarco dalle aerolinee all’estero di connazionali con visto. Per quanto riguarda i cittadini stranieri già presenti sul territorio, il 18 aprile il Presidente Putin ha firmato il Decreto n. 274 in virtu’ del quale viene automaticamente prorogata fino al 15 giugno la validità dei titoli di permanenza dei soggetti legalmente presenti nella Federazione alla data del 15 marzo u.s. Nei successivi tre mesi, dal 18 aprile, gli stranieri i cui documenti fossero in scadenza avranno quindi la possibilità di permanere in Russia senza necessità di rinnovare visti, permessi di residenza e altri documenti che assicurano una permanenza legale nel Paese. La durata di tali documenti verrà pertanto “congelata” per tre mesi.
I cittadini arrivati in Russia sulla base di una procedura che non richiede un visto, possono prolungare il loro soggiorno nella Federazione Russa, anche se il periodo di soggiorno legale è già scaduto. Vengono riaperti i termini per l’accettazione di domande di rilascio dei permessi di reclutamento e impiego di lavoratori stranieri, nonché dei permessi di lavoro ai cittadini stranieri che si trovano nel territorio della Federazione Russa. Inoltre, i lavoratori immigrati possono richiedere nuovi permessi di lavoro senza bisogno di lasciare il territorio della Federazione Russa, né essere sottoposti a procedimenti amministrativi per violazione dei termini di presentazione delle rispettive domande. Ai cittadini stranieri residenti in Russia sulla base di una autorizzazione al soggiorno temporaneo (RVP) o di un permesso di soggiorno (VNZH) in scadenza, verrà prolungata la durata della validità del rispettivo documento.
Informazioni a cura del servizio Estero di Confartigianato Artser
VIAGGIARE SICURI
Su www.viaggiaresicuri.it, dell’Unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono segnalate tutte le misure restrittive prese da 221 Paesi nel mondo, e si danno innumerevoli consigli su come comportarsi in viaggio e una volta che si è raggiunta la destinazione. Il sito propone, per ciascuna nazione, una scheda aggiornata o in fase di aggiornamento e informazioni dettagliate su ciò che serve per spostarsi (il consulto medico, la farmacia da viaggio, documenti e certificati, l’assicurazione sanitaria), l’attenzione nei confronti di viaggiatori particolari quali sono gli anziani, i bambini, le donne in gravidanza e le persone affette da disabilità; le precauzioni negli spostamenti (qui si va dall’alimentazione ai morsi e graffi di animali e insetti, alle ferite e avvelenamento); i documenti necessari (compresi il furto e lo smarrimento) e la sicurezza aerea.
Informazioni a cura del servizio Estero di Confartigianato Artser
VIAGGIARE SICURI
Su www.viaggiaresicuri.it, dell’Unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono segnalate tutte le misure restrittive prese da 221 Paesi nel mondo, e si danno innumerevoli consigli su come comportarsi in viaggio e una volta che si è raggiunta la destinazione. Il sito propone, per ciascuna nazione, una scheda aggiornata o in fase di aggiornamento e informazioni dettagliate su ciò che serve per spostarsi (il consulto medico, la farmacia da viaggio, documenti e certificati, l’assicurazione sanitaria), l’attenzione nei confronti di viaggiatori particolari quali sono gli anziani, i bambini, le donne in gravidanza e le persone affette da disabilità; le precauzioni negli spostamenti (qui si va dall’alimentazione ai morsi e graffi di animali e insetti, alle ferite e avvelenamento); i documenti necessari (compresi il furto e lo smarrimento) e la sicurezza aerea.