Si sono tenuti il 15 settembre gli Stati Generali del Patto dello Sviluppo di Regione Lombardia, che ha avviato il confronto con le Parti Sociali e il Sistema delle Imprese sull’iter di definizione del Documento Economico Finanziario, legge di bilancio per il 2015, che sarà approvata entro la fine dell'anno.
Ad intervenire ai lavori il Presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti, che, in qualità di Portavoce di Rete Imprese Italia Lombardia, ha espresso l’apprezzamento per l’orientamento del documento, che aggiorna le priorità del Programma di Sviluppo Regionale 2013-2018, in linea con le variazioni dei bisogni delle imprese, dei territori e tenuto conto dei nuovi assetti istituzionali, economici, sociali e territoriali.
Rispetto al nuovo contesto istituzionale il Presidente Massetti si è soffermato a riflettere sul quadro del processo di riforma delineato dalla Legge Delrio. “Nella fase di riassetto istituzionale in corso riteniamo strategico il riconoscimento alle Regioni della competenza per la costituzione di enti territoriali di area vasta, affinché vengano individuati modelli organizzativi e funzioni intermedie, anche quelle a suo tempo delegate alle Province. Questo nella convinzione che un idoneo assetto istituzionale può essere un fattore competitivo”.
Sempre in tema di assetto istituzionale l’attenzione è stata posta anche alla Macroregione Alpina, evidenziando l’importanza di definire un percorso di attuazione che parta da una chiara strategia di sviluppo della competitività delle imprese delle diverse realtà territoriali coinvolte, riflettendo anche sull’opportunità di omogeneizzare le condizioni in termini di fiscalità.
“In tema di alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese Rete Imprese Italia Lombardia riconosce l’impegno di Regione Lombardia, introducendo l’azzeramento dell’IRAP favore delle start up. Azzeramento che dovrebbe però essere esteso a tutte le realtà imprenditoriali capaci di generare competitività e occupazione”, ha continuato Massetti.
A conclusione dell’intervento il richiamo al credito “La sfida lanciata con la pubblicazione del bando per la patrimonializzazione dei Confidi non può che essere da parte del sistema delle imprese accolta e vinta. Solo così si può favorire, anche e soprattutto in futuro, un miglior accesso al credito, che vuol dire competitività delle imprese lombarde. Massa critica, qualità dell’offerta, capacità di dimostrare di essere veramente utili alla imprese, devono essere il filo conduttore delle decisioni su questa partita. Credo che non ci possiamo permettere di rimanere fuori dal tempo”.