Sensibilizzare datori di lavoro, lavoratori e opinione pubblica sul corretto utilizzo delle sostanze pericolose negli ambienti di lavoro. La Settimana Europea per la sicurezza quest’anno ha come focus un tema molto diffuso nelle realtà imprenditoriali, anche nelle più piccole. La campagna è promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) di Bilbao e, in Italia, è coordinata dall’Inail.
Le sostanze pericolose sul luogo di lavoro possono causare un’ampia gamma di problemi di salute e malattie e costituire un rischio per la sicurezza.
Vengono utilizzate specialmente nell’industria manifatturiera, in edilizia e in agricoltura, dove i lavoratori sono esposti a liquidi o gas, compresi fumi e vapori, che mettono a rischio salute e sicurezza. L’esposizione può avvenire per inalazione, assorbimento cutaneo o ingestione e può causare patologie respiratorie, danni agli organi interni, irritazioni e malattie della pelle, tumori. La presenza di sostanze pericolose negli ambienti di lavoro, inoltre, può mettere i lavoratori a rischio di incendi, esplosioni, intossicazione e soffocamento.
La normativa sulle sostanze e miscele pericolose ha avuto negli ultimi anni modifiche sostanziali attraverso l’adozione dei due Regolamenti comunitari che hanno come obiettivo comune assicurare il livello di protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente:
- il Reach (Regolamento 1907/2006) relativo a registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche,
- il Clp (Regolamento 1272/2008) relativo alla classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze pericolose.
La legislazione stabilisce le responsabilità legali dei datori di lavoro per proteggere i lavoratori dalle sostanze pericolose. I datori di lavoro ma anche i tutti i collaboratori, dovrebbero avere una buona conoscenza di tale legislazione che include una gerarchia di misure di prevenzione. Nonostante le norme e le campagne di sensibilizzazione sul tema vi è ancora una diffusa mancanza di consapevolezza dei rischi di alcune sostanze chimiche e i progressi nel ridurre l’esposizione dei lavoratori non sono stati negli ultimi anni soddisfacenti.
Le principali misure di prevenzione da seguire riguardano manipolazione, stoccaggio e smaltimento degli agenti chimici pericolosi, gestione dei DPI, igiene del lavoro, etichettatura, procedure di emergenza, informazione e formazione, segnaletica di sicurezza, rifiuti.
La Valutazione dei rischi è un’importante opportunità per conoscere e adottare le buone pratiche e adeguate misure di prevenzione. L’aggiornamento periodico del DVR (Documento di valutazione dei rischi) è, in questo senso, fondamentale per individuare i potenziali rischi di esposizione alle sostanze pericolose quando cambiano alcune condizioni lavorative, come gli ambienti di lavoro, i macchinari o i processi produttivi.
Un altro strumento tecnico importante e obbligatorio è il Safety Data Sheet (SDS), il documento tecnico base più significativo sulle sostanze chimiche e le miscele utilizzate in azienda che riepiloga le informazioni sulle proprietà fisico-chimiche, tossicologiche e di pericolo per l’ambiente e sulla loro corretta e sicura manipolazione.
Infine il Medico competente in azienda ha un ruolo molto importante anche nella gestione delle sostanze pericolose in azienda, soprattutto nel momento della redazione o dell’aggiornamento del DVR, e può quindi aiutare concretamente il datore di lavoro che ha “l’obbligo di assicurare ai propri dipendenti la tutela della loro salute e la prevenzione dei rischi, anche utilizzando la sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente, ove prevista, garantendo allo stesso massima autonomia”.
Per ogni domanda rivolgiti ai nostri esperti del Servizio Ambiente, Sicurezza, Mdl
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