SISTRI – A VOLTE RITORNANO

Sul SISTRI anche questo Governo sta giocando col fuoco, ma soprattutto con la pazienza degli artigiani. E’ una storia senza fine: dapprima il balletto delle date di avvio che sembra non avere tregua, poi la mancata e più volte richiesta semplificazione del sistema, ed ora come se non bastasse il fantasma della reintroduzione di alcune categorie imprenditoriali, in precedenza paventate da una ovvia esclusione, in quanto microproduttori.

Il Sistri è figlio di un sistema nato male e che giorno dopo giorno diventa sempre più mostruoso: un contenitore senza speranza, tenuto forzosamente in vita da una scienza che ci pare francamente innaturale.

Sin dall’inizio Confartigianato, unitamente alle altre associazioni imprenditoriali, ha cercato di proporre le soluzioni più consone, facilitando le imprese e favorendo quanto più possibile il Ministero; ha offerto la propria collaborazione al fine di testare il sistema, ha organizzato corsi, ha formato gli operatori a proprie spese, si è prodigata in ogni modo affinché gli obiettivi del Sistri che sono quelli della legalità venissero perseguiti nel miglior modo possibile.

“Dopo due anni di inevitabili rinvii poco o nulla è stato fatto per raccogliere le nostre perplessità, persistendo negli impropri tecnicismi che tutti conosciamo, facendo nel contempo incetta di oneri da parte delle imprese”.  Ha detto il Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina Stefano Bellati.    

“Non è inoltre possibile fare riferimento ad un sistema che nel corso del tempo ha raccolto ormai un numero quasi incalcolabile di pagine di manuali modificati e più volte rivisti, di soggetti obbligati prima esclusi e poi magicamente ripescati e soprattutto di “norme” pubblicate esclusivamente su un sito internet.”  Ha continuato poi Bellati: “Le nostre imprese chiedono assoluta chiarezza e una profonda semplificazione, e come il Sistri impone sono sempre state disposte a pagare una “tassa” per essere controllate, anche se questa è un’anomalia – ahimé – tutta italiana, ma debbono poterlo fare senza ulteriori lacci e lacciuoli che oltre a confondere le idee non portano beneficio né all’economia, tantomeno all’ecologia”.

Stando alle ultime notizie il 02 aprile 2012 il Sistri dovrebbe entrare in funzione per tutti i soggetti obbligati ma riteniamo che non ci siano assolutamente i requisiti funzionali ed organizzativi del sistema.

Quello che noi chiediamo è la proroga al 31/12/2012 di tutto il sistema Sistri che nel frattempo va profondamente e seriamente rivisto con l’apporto e la collaborazione indispensabile delle nostre associazioni di categoria.