La raccolta differenziata in Italia si svolge mediante convenzioni per la raccolta e l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio che interessano il 97,7% dei Comuni italiani (7.813- dati del 2016) e il 99,5% della popolazione (60.314.369), + 2% rispetto al 2015.
I Comuni stipulano soprattutto convenzioni per il riciclo:
- della plastica (consorzio Corepla) 99% della popolazione coinvolta
- del vetro (consorzio CoReVe) 91% della popolazione coinvolta
- recupero di alluminio (consorzio CiAl) 64% della popolazione coinvolta
- recupero del legno (consorzio Rilegno) 65% della popolazione coinvolta
- rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) con 283.075 tonnellate, – 0,4% rispetto al 2015 e con apice nelle regioni del Nord-Ovest dove si intercettano il 30% del totale nazionale (la Lombardia, da sola, quasi il 19%).
Rispetto a questi dati il delegato ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), in occasione del nuovo accordo ANCI-CONAI, ha commentato: “E’ necessario potenziare il principio del “chi inquina paga”, perché attualmente il costo di gestione degli imballaggi non viene pagato da chi li produce ma dalla collettività, con la Tari. Abbiamo di fronte una bella sfida nello scrivere il nuovo accordo: una sfida in cui le nostre comunità dovranno essere protagoniste”.