Oltre agli aspetti sociali, il costo di un infortunio (o di una malattia professionale) per l’azienda e la collettività sono un tema importante e più che mai attuale. Le stime dicono che l’incidenza degli infortuni sul lavoro è circa 45 miliardi di €, circa il 3,5% del PIL.
Di quanto costa un infortunio in azienda ne avevamo già parlato qualche tempo fa. Recentemente il tema è stato affrontato dall’Agenzia Europea per la sicurezza (Eu-Osha) in “The value of occupational safety and health and the societal costs of work-related injuries and diseases”, che indaga sugli impatti economici della sicurezza negli ambienti di lavoro e la sua gestione.
Nel confronto tra Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Italia e Polonia, il nostro Paese non ne esce bene.
La sicurezza richiede costi, è inevitabile: formazione, adeguamento degli impianti, aggiornamento normativo, eccetera, ma questa è una sfida di civiltà a cui occorre dedicare attenzione massima e continua. La maggior parte delle aziende non è consapevole dei propri costi per la sicurezza e quindi non è in grado di stabilire l’incidenza economica di un infortunio, che non è costituita solo dalle sanzioni.
Vi è un lungo elenco di “costi nascosti” che si possono estrapolare dal piano del proprio conto economico per impostare una registrazione contabile capace di dare immediata evidenza dei costi di infortunio/malattia professionale. Ad esempio:
- costi per perdita della capacità produttiva
- costi per indagini e perizie sulle macchine incidentate
- costi per straordinari dei colleghi dell’infortunato
- costi per commesse slittate o non portate a termine
- costi per prodotti/servizi consegnati in ritardo
- costi per minor rendimento del nuovo assunto o dell’infortunato al suo rientro
- costi di turn-over interno o riqualificazione
- costi per penali o disdetta commesse, costi per la perdita di reputazione (Istituti, banche, collettività), sconti da concedere ai clienti, costi di risarcimento danni all’infortunato, ecc.
Tutto questo si aggiunge ai:
- giorni di assenza per infortunio
- costi di riparazione/sostituzione attrezzature
- costi di immediata gestione dell’infortunio (ambulanza, bonifica del luogo di lavoro, sanzioni, medici e assicurativi, ecc.)
In media l’infortunio costa all’azienda 5 volte in più rispetto al costo normale del dipendente.
Lavorare in un ambiente sano e dove tutto è sotto controllo aiuta a lavorare meglio. Il piano di gestione della salute e sicurezza aziendale deve essere considerato al pari della contabilità e del bilancio aziendale: niente improvvisazioni ma interventi costanti, pianificati, facendosi aiutare dagli esperti per stabilire priorità e costi.
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