Ventitre gli artigiani lomellini in attività da almeno trent’anni premiati Domenica 7 ottobre 2012
Si è tenuta domenica 7 ottobre presso la Sala Contrattazione Merci di Mortara la 26° edizione del Premio Fedeltà al Lavoro Artigiano. Con questa manifestazione Confartigianato Imprese Lomellina ha voluto dare testimonianza della forza e della tradizione dei piccoli imprenditori, creatori di benessere e di ricchezza non solo economici e di lavoro, vera spina dorsale del tessuto imprenditoriale del nostro territorio lomellino.
Dopo il saluto introduttivo a cura del Segretario Generale di Confartigianato Imprese Lomellina, Roberto Gallonetto, e delle Autorità presenti, tra le quali hanno voluto portare il proprio saluto il Vice Sindaco del Comune di MortaraFabio Farina e l’Assessore all’ Economia Lavoro e Commercio del Comune di Vigevano, Luigi Grechi, che hanno sottolineato la propria felicità di essere al fianco degli imprenditori in questo momento critico sia per i cittadini che per le stesse Amministrazioni Comunali, ha preso la parola il Presidente di Confartigianato Lombardia, Giorgio Merletti che ha parlato sul tema: “Artigianato e Piccola Impresa: la spina dorsale dell’Italia che produce”.
Merletti, introducendo il tema e soffermandosi sulla stretta attualità, si è mostrato d’ accordo con chi parla di una necessità di un Governo “politico” ma si è chiesto altresì se si è davvero sicuri che vi siano politici preparati a guidare il Paese, mostrandosi molto preoccupato in merito.
Parlando di Crisi della moneta unica ha affermato come non si possa in poco tempo ribaltare la situazione: “Probabilmente – ha detto Merletti – ci si è illusi di ribaltare in poco tempo l’economia reale ma in questa situazione era una pura utopia, anche perché un po’ di colpe le abbiamo avute noi, creando dei governi deboli che hanno paura a presentare soluzioni”.
Secondo Merletti, inoltre, una delle azioni da fare per cercare di rimettere in moto la crescita è la diminuzione della spesa pubblica, seguendo l’esempio della Germania, oltre ad una detassazione dei contributi per le imprese, in modo da dare maggiore respiro alle nostre piccole e medie imprese e così da attrarre nuovi investitori stranieri.
Parlando delle micro e piccole imprese come “spina dorsale dell’economia nazionale”, Merletti ha ricordato come in Italia non si ha il petrolio degli stati arabi, nemmeno gli inventori di Facebook e dei social network ma abbiamo intelligenze che riescono a produrre cose uniche che tutto il mondo ci invidia.
Successivamente si è passati al momento più importante della manifestazione che ha riguardato la premiazione dei 23 artigiani lomellini che hanno iniziato la propria attività nel lontano 1982 e che sono ancora alla guida della propria azienda.
Il secondo riconoscimento, costituito dalla Borsa di Studio in memoria di Angela Picchi, responsabile dell’ufficio soci della sede di Mortara, prematuramente scomparsa nel gennaio del 2005, è stato quest’anno consegnato a Iulia Jucov allieva della classe 4° sez. G dell’Istituto Alberghiero Pollini di Mortara, per aver conseguito, con il massimo dei voti, nello scorso anno scolastico, l’esame di idoneità per passare dalla classe 1° alla classe 3 e mantenendo in ogni occasione un impegno costante ed un comportamento professionalmente impeccabile.
Le conclusioni sono state affidate a Stefano Bellati, Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, il quale nel complimentarsi con i premiati – definendoli senza mezzi termini “eroi”, per far capire come in questi 30 anni il mondo sia letteralmente cambiato ha portato l’esempio delle tecnologie informatiche che, all’alba del 1982 vedevano la nascita delCommodore 64, relegato ora nei musei di modernariato.
Bellati ha inoltre affermato come “la crisi sia finita” in quanto non si tornerà più ai vecchi tempi; la “crisi perfetta” ha infatti creato nuovi parametri di confronto che non possono essere più paragonati con il passato e con i quali d’ora in poi ci si dovrà misurare.
“Questa crisi perfetta – ha proseguito Bellati – è stata determinata su scala globale da molteplici fattori di cui abbiamo tanto sentito parlare negli ultimi anni a cominciare dalla globalizzazione, passando per la crisi finanziaria americana, ma ha in Italia un suo punto di inizio ben definito con le cosiddette “baby pensioni” create nei primi anni ’70 dal Governo Rumor,che permettevano di andare in pensione addirittura a 30 anni nella Pubblica Amministrazione”.
“La politica – ha affermato Bellati – è stata gestita in un modo sbagliato ed è normale che ora noi paghiamo queste scelte continuando a pagare contributi che “garantiranno”, soprattutto per i più giovani, pensioni ridicole”.
Proprio I giovani sono un problema soprattutto per il futuro dell’imprenditoria. “I dati dell’ Osservatorio di Confartigianato Lomellina – ha proseguito Bellati – ci mostrano una situazione agghiacciante: più del 60% degli imprenditori associati, infatti, supera i 50 anni e questo è un dato che in prospettiva non lascia spazio ad un futuro per l’imprenditoria”.
Tornando al significato della manifestazione, rivolgendosi ai colleghi imprenditori premiati ed ai presenti, il Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina ha affermato di conoscere perfettamente quali siano i pensieri e le preoccupazioni che accompagnano le loro notti agitate; “lo scoramento e la disperazione non è solo per i dipendenti e per i cassaintegrati è dei dipendenti ma anche delle famiglie di chi fa impresa”.
Prima di congedarsi, ringraziando ancora una volta i 23 imprenditori premiati, il Presidente Bellati ha provocatoriamente consigliato ai presenti di utilizzare il calendario da tavolo 2013 omaggiato dall’associazione a tutti i presenti, a partire dal mese di giugno in quanto “ai contribuenti tra imposte e balzelli servono ben 165 giorni di lavoro all’anno per accontentare lo Stato e le sue infinite Burocrazie”. “Dopo aver pagato – ha concluso sarcasticamente – ci restano quasi sette mesi di guadagni e bagordi”.