Ponti e sottopassi servono alla Lomellina. Ma questo sarà davvero l’anno buono?

Un provvedimento racchiuso in 19 pagine quello che ha portato la Provincia di Pavia, stazione appaltante dell’opera, a licenziare Polese Spa, l’impresa che avrebbe dovuto portare a termine la costruzione del nuovo ponte sul Ticino che collega Vigevano e la Lomellina al Milanese. Un cantiere del quale abbiamo a più riprese parlato, e la cui vicenda trova ora un nuovo capitolo. In queste ore è in programma la visita sul posto di alcuni tecnici della Provincia, per dare vita alla relazione riguardante quanto realizzato fino ad ora. A seguire si procederà con l’analisi della graduatoria della gara di appalto: da qui uscirà il nome dell’azienda che avrà il compito di ultimare il ponte sul “fiume azzurro”. Non si conoscono, attualmente, i tempi che porteranno alla tanto attesa conclusione dell’opera.

Ma nel frattempo, a Vigevano, si procede con ulteriori interventi. Riaperto al traffico da un paio di settimane il cavalcavia La Marmora, spazio ora a due nuove operazioni.

Si parte con il sottopasso ferroviario Mascagni – ci troviamo in zona Santa Maria a breve distanza dal Centro Sanitario Polimedica, con cui Confartigianato Imprese Lomellina ha siglato recentemente una convenzione – un cantiere che sarà inaugurato entro la fine di questo mese e che richiederà la chiusura al traffico, ma la circolazione ferroviaria rimarrà inalterata. Si procederà con la sistemazione degli elementi orizzontali e verticali, oltre alla posa di barriere limitatrici di altezza. Sarà rafforzata quindi l’illuminazione stradale, ma non quella del sottopasso per ragioni di altezza dello stesso.

CAVALCAVIA TOGLIATTI
Una volta ultimato il Mascagni, spazio – ce ne aveva parlato a inizio anno il sindaco Andrea Sala – alla manutenzione straordinaria del cavalcavia Togliatti. ««Lo scorso anno – aveva sottolineato il primo cittadino – abbiamo realizzato un primo intervento sulla trave di bordo, ora si dovrà fare un rinnovato strato impermeabilizzante, per scongiurare nuove infiltrazioni di acqua». L’intervento in questione non richiederà il blocco totale della circolazione, il cantiere consentirà di procedere con un senso unico alternato. I mezzi pesanti saranno invece dirottati verso il quinto lotto.

I ponti restano comunque un tema caldo a livello territoriale. È ad esempio recente la notizia della messa in moto dell’iter che condurrà verso la sistemazione del Ponte della Gerola sul Po, tra Mezzana Bigli e Cornale e Bastida. Si tratta di una struttura con oltre cento anni di vita, costruito nel 1916 dalla Società Nazionale Officine di Savigliano e ristrutturato poi nel 2000, particolarmente importante perché funge da collegamento tra Lomellina e Oltrepò. Una particolarità: è l’unico ponte sul Po con una pavimentazione in sanpietrini. Sul finire di marzo vi sono stati alcuni giorni di chiusura per le verifiche legate alla staticità. Ora, come detto, le due gare – oltre 5 milioni di euro coinvolti – distinte ma attive in contemporanea, con l’intento di iniziare in estate. Anche a lavori conclusi, tuttavia, il ponte sarà vietato ai mezzi pesanti.