Affitta le poltrone (ogni parrucchiere maschile e femminile ha il proprio spazio e i suoi clienti) ma non chiede loro la percentuale sui ricavi: ogni lavoratore è padrone del proprio destino e, soprattutto, dei propri guadagni.
Il futuro nel mondo dei saloni di acconciatura e dei centri estetici passa da Vigevano. Il nome, “NEXT Anobile”, “Prossimo” inteso come qualcosa che doveva ancora arrivare, è rivelatore. Il titolare Luigi Anobile, maestro parrucchiere da 39 anni, ne è sicuro. «Sono stato il primo: dopo aver gestito quattro negozi tra Vigevano e Cassolnovo ho capito che quella strada è ormai obsoleta. Così ho preso in affitto e ristrutturato un capannone e ho lanciato la mia idea. Creare un team di persone che vogliano due cose. Essere padrone di sé stesse, con la loro clientela, e confrontarsi di continuo con gli altri, imparare, migliorare, non chiudersi nelle proprie quattro mura, avendo magari spese di ogni tipo. NEXT Anobile, fuorché l’affitto del proprio spazio, si prende carico di tutto. Altri a Vigevano hanno provato, dopo di me, a riprendere l’idea. Bene, significa che funziona».
Luigi Anobile ci crede. Gli spazi di NEXT Anobile in corso Novara, zona industriale di Vigevano, sono di fatto “negozi nel negozio”. Ogni estetista ha la sua cabina, ogni parrucchiera la sua piazzola e gestisce autonomamente i propri appuntamenti. «Per me, che soffro di alcune patologie – ha rivelato una parrucchiera – lavorare qui è l’ideale: decido io i miei orari, ho la mia clientela ma se dovessi sentirmi male o essere impossibilitata a venire un giorno, so che ci sono colleghe disposte a venirmi incontro. Credo che il mio futuro sia qui».
«No, non è un sogno – aggiunge Luigi Anobile, che ci crede ogni giorno di più – ma una novità che all’estero sarebbe premiata, condivisa, compresa. In Italia diventa invece un bersaglio, quasi un fastidio. Credo che molti, anche prima di me, abbiano avuto in testa un progetto del genere, per poi abbandonarlo. Forse il rischio era troppo. Io ci ho creduto pur tra difficoltà di ogni tipo e lo scetticismo che dura ancora di alcuni colleghi. Tra gli spazi, davvero ampi, il fatto che io non chieda provvigioni e la polivalenza delle attività (estetista, massaggi, trattamenti vari oltre al taglio dei capelli) credo di essere un caso unico in Italia. Ho scelto questo format perché i professionisti che lavorano in NEXT Anobile hanno meno spese sia come tasse sia come manutenzione, e sconti sui prodotti. Accetto solo chi ha una qualifica, chi vuole crescere, imparare».
«Tutti, io per primo, ci mettiamo a disposizione per approfondimenti teorici e pratici. Cerco anche di combattere, nel mio piccolo, quel fenomeno assolutamente sbagliato di chi lavora in nero, in casa, per poche decine di euro, consultando magari internet per affinare la tecnica. È solo tempo buttato via, non si impara il mestiere così».
I clienti, sia quelli che hanno seguito Anobile e la sua famiglia (nel progetto sono coinvolti anche i figli Marta e Davide, con ruoli diversi) in questa nuova avventura dal marzo 2017, sia quelli nuovi, credono nel progetto e soprattutto nel messaggio. E ovviamente ci credono anche i colleghi che hanno scelto di far parte del progetto. «Con NEXT Anobile – dice l’estetista Anna, appena arrivata da Milano – posso farmi conoscere, avere visibilità, iniziare a mettermi in proprio senza rischiare di essere sommersa da spese di ogni tipo. Qui si è liberi, in un clima di massima collaborazione». Finora Luigi Anobile con il suo NEXT Anobile ha seminato un’idea: sempre più persone se ne stanno accorgendo, anche tra gli addetti ai lavori.