Dal 1° febbraio è operativa l’attività di vigilanza del nuovo Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).
Nella circolare n. 2 del 2017, sono state fornite le prime istruzioni, dirette anche ai funzionari provenienti dall’INPS e dall’INAIL, utili alla programmazione e al coordinamento dell’attività di vigilanza da parte del personale che opererà in modo coordinato. Le attività potranno essere svolte anche su segnalazione degli istituti.
Ogni Ispettorato dovrà dedicare una o più aree, impiegando almeno otto ispettori del lavoro e non meno di un terzo dell’organico, alla vigilanza previdenziale e assicurativa.
Per dare corso all’attività di vigilanza, il personale INPS e INAIL si relazionera` a quello di provenienza ministeriale.
In materia previdenziale, competerà all’Inps di fissare gli obiettivi, anche in base alle informazioni contenute nelle proprie banche dati, oltre che dalle osservazioni provenienti dal territorio.
Fino a quando l’INL non otterrà l’accesso alla banca dati degli istituti, sarà il direttore della competente sede Inps ad assegnare le pratiche ispettive ai singoli funzionari. In questo periodo iniziale gli ispettori del lavoro saranno affiancati da uno o più ispettori dell’Inps.
Per quanto riguarda l’Inail, la programmazione con gli ispettori dell’Istituto avviene su base regionale, coinvolgendo il dirigente dell’Ispettorato del capoluogo di regione che individuerà gli ispettori del lavoro da affiancare al personale Inail. L’Istituto potrà comunque dare corso autonomamente agli accertamenti riguardanti infortuni gravi o mortali, dandone comunque comunicazione alla sede regionale dell’Ispettorato.
La sede di lavoro degli ispettori degli enti previdenziali continua a essere quella delle rispettive strutture di appartenenza.
In materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro, stante la grave carenza degli organici, si prevede di coinvolgere personale ispettivo di estrazione non tecnica che seguirà appropriati cicli formativi.
Infine, tutte le pratiche in corso d’istruttoria dovranno essere definite, da parte del personale ispettivo degli Istituti, con l’adozione dei relativi provvedimenti, apponendo, al momento della verbalizzazione, il logo dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Si ritiene invece che vadano mantenuti i protocolli degli Istituti, da intendersi quale riferimento “interno” della pratica, utile ad un collegamento della stessa con gli eventuali seguiti di carattere amministrativo in capo ad INPS e INAIL.