Sì all’aggiornamento della carta di circolazione ma niente visita e prova alla motorizzazione civile. Con il decreto 8 gennaio 2021 del Ministero dei Trasporti viene fatta chiarezza nel merito di alcune procedure di semplificazioni introdotte anche per ridurre i rischi di diffusione della pandemia da Covid.
Nel merito, ecco le modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli per le quali si potrà evitare il passaggio in motorizzazione:
– sostituzione serbatoio Gpò del sistema di alimentazione bifuel o monofuel
– installazione gancio di traino sui veicoli M1 e N1
– installazione doppi comandi per veicoli da adibire ad esercitazioni di guida
– installazione adattamenti per la guida dei veicoli da parte di conducenti disabili:
- a) pomello al volante
b) centralina comandi servizi
c) inversione pedali acceleratore-freno nella configurazione speculare a quella originaria
d) spostamento leve comandi servizi (luci, tergicristalli ecc.)
e) specchio retrovisore grandangolare interno
f) specchio retrovisore aggiuntivo esterno
Le modifiche devono essere eseguite da officine di autoriparazione accreditate presso la motorizzazione competente territorialmente, previa sottoscrizione di un disciplinare. Per ogni modifica effettuata, l’officina deve rilasciare una dichiarazione di esecuzione dei lavori a regola d’arte e deve annotare su apposito registro tutte le informazioni necessarie.
A seguito delle modifiche si ricorda comunque che è necessario richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione entro trenta giorni dal termine dei lavori alla motorizzazione competente per territorio o in uno studio di consulenza automobilistica.