Prorogato di cinque anni il termine per l’abilitazione all’esercizio dell’attività di meccatronica previsto per il 5 gennaio 2018. La proroga è contenuta nella Legge di Bilancio 2018 appena varata a seguito dell’azione svolta da Confartigianato a livello parlamentare.
Come già ricordato, dopo l’accorpamento della sezione di meccanica/motoristica con quella di elettrauto nella nuova sezione unica “meccatronica”, gli autoriparatori avrebbero avuto tempo fino al 5 gennaio 2018 per regolarizzare la loro posizione. Ora, invece ci saranno altri cinque anni a disposizione delle imprese per verificarla e adeguarsi nei termini previsti. Entrando nel dettaglio, con l’approvazione dell’emendamento alla Legge n. 224/12, viene previsto quanto segue:
- Proroga di cinque anni del termine per l’adeguamento dei requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività di meccatronica.
- Per le imprese abilitate per una o più attività di cui all’art. 1, comma 3, della Legge n. 122/92, come modificata dalla Legge n. 224/12, viene prevista, dopo la frequentazione con esito positivo dei corsi regionali di qualificazione, l’immediata abilitazione all’esercizio della relativa attività acquisita con i corsi stessi, senza l’obbligo di svolgere l’attività stessa, per almeno un anno, alle dipendenze di imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi 5 anni.
- Analoga proroga di cinque anni del termine del 5 gennaio 2018 viene prevista anche per la regolarizzazione delle imprese già abilitate per una o più attività, ai sensi dell’art. 1, comma 3, Legge n. 122/92, come modificata dalla Legge n. 224/12, che intendano conseguire l’abilitazione anche per una o entrambe le altre sezioni contemplate dalla richiamata disciplina dell’autoriparazione.
Si tratta di un importante risultato che consente di tutelare l’operatività degli autoriparatori fino a quando non siano realizzate appieno, a livello istituzionale, tutte le condizioni previste dal legislatore, per mettere in grado le imprese di regolarizzare concretamente l’abilitazione professionale.
L’emendamento approvato in Manovra, non va assolutamente a toccare i requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività di autoriparazione che restano, pertanto, imprescindibili e che sono il vero cardine e la garanzia della qualificazione professionale delle imprese.