Ma per la Lomellina non possiamo fermarci qui.
Piena soddisfazione del presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, Luigi Grechi, dopo il via libera del Cipe ad un’opera attesa da quasi vent’anni: «Possiamo crescere solo andando oltre i nostri confini. La garanzia per il territorio? Le aziende puntano su sicurezza e rispetto delle norme ambientali»
«Un risultato che premia lo sforzo di imprese e amministrazioni comunali, certifica il bisogno della Lomellina e del suo tessuto economico di aprire più rapide ed efficaci vie di comunicazioni con i nuovi poli dello sviluppo e nulla toglie al rispetto dell’ambiente e alla vivibilità».
A poche ore dal via libera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) alla superstrada Malpensa-Vigevano, il presidente di Confartigianato Imprese Lomellina Luigi Grechi, riprende le fila della visione di sviluppo delineata a fine gennaio in occasione dell’incontro “Mobilità e infrastrutture: la mappa delle opportunità per le imprese” al teatro Cagnoni. «Abbiamo guardato alle prospettive che dovremo garantire al territorio e alle sue imprese e abbiamo compreso che le connessioni con l’area metropolitana, l’aeroporto di Malpensa e i nodi di intersezione con i corridoi internazionali delle merci (Alptransit e Terzo Valico, ndr) non possono più essere considerate opzioni».
Soprattutto dopo l’indebolimento prodotto sul tessuto imprenditoriale locale dalla lunghissima crisi degli ultimi anni.
«Sappiamo quanto impegno l’amministrazione di Vigevano guidata dal sindaco Andrea Sala abbia posto sul raggiungimento di questo risultato, e rimarchiamo la convinzione da sempre dimostrata nel merito da aziende e associazioni – prosegue Grechi – A questo punto, con la circonvallazione di Abbiategrasso, gli spostamenti di persone e merci andranno a beneficio della competitività dell’intera Lomellina». Ma nessuno dica è finita qui, il risultato è raggiunto. «Abbiamo la sfida del Terzo Valico e del Gottardo da interpretare con la massima urgenza, dobbiamo definire insieme piani di sviluppo e relativi progetti di riqualificazione e accompagnamento delle imprese e, al contempo, investire su quelle buone pratiche del rispetto delle norme di sicurezza e tutela dell’ambiente che sono la vera, fondamentale, garanzia che le aziende possono dare al territorio e alla sua conservazione».
Si ricomincia, la strada (anche ferrata) è solo all’inizio.
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