#sceltipervoi – Come molti ricorderanno, l’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, twittava costantemente. Anche mentre le operazioni delle forze dell’ordine erano ancora in corso. Adesso però con l’insediamento del governo giallorosso la musica forse cambierà. La rivoluzione social avviata al Viminale durante il primo governo Conte, potrebbe arrestarsi. Perché la nuova inquilina di piazza San Bernardo, Lucia Lamorgese, non ha nessun profilo social. L’unico ministro del nuovo esecutivo a non avere né Twitter, né Instagram, né Facebook.
I bacioni, i selfie e i le dirette dal Papeete beach diventeranno soltanto un ricordo. D’altra parte, la neo ministra del Viminale viene dal mondo della giustizia amministrativa e non da quello della politica: Lamorgese è entrata in carriera nell’amministrazione dell’Interno nel marzo 1979. Dieci anni dopo è diventata viceprefetto ispettore, nel 1994 viceprefetto e nel 2003 prefetto. L’intento del Colle, infatti, era proprio quello di spoliticizzare una carica molto delicata, che nei mesi precedenti con il leader della Lega aveva assunto uno stile piuttosto “pop”. Salvini aveva una strategia comunicativa che ricordava quella del presidente americano Donald Trump e che, oltre a risultare poco istituzionale, più volte ha suscitato l’irritazione di procuratori e forze dell’ordine…
Ora, invece, si cambia registro. Con l’ex prefetto probabilmente si tornerà a comunicare con i cittadini senza utilizzare come tramite Facebook o Twitter. Almeno per adesso. O forse per sempre. Lamorgese dovrà decidere se fermare del tutto la rivoluzione attuata al Viminale o se proseguirla, imparando a gestire in modo diverso, più istituzionale e meno compulsivo, i social.
Marialaura Iazzetti – www.huffingtonpost.it