In classe per insegnare l’uso corretto e responsabile dell’energia: l’attività artigiana dell’elettricista. Così il 1° giugno prossimo Roberto Gaviglio, vicepresidente di Confartigianato Lomellina e imprenditore nel settore grazie alla sua azienda Gavo Impianti Elettrici, entra a scuola e coinvolge i ragazzi, divertendoli e soprattutto facendogli mettere mano forse per la prima volta in vita loro (in assoluta sicurezza) ai segreti dell’elettricità. Quest’anno toccherà alle due classi quinte della scuola elementare Marazzani, a Vigevano.
Gli intenti del Gruppo di formazione Confartigianato, di cui Gaviglio ha la delega, sono «di far conoscere i mestieri ai bambini, coinvolgendoli con dei laboratori pensati per farli divertire e crescere consapevolmente. Negli anni sono state presentate nelle scuole diverse professioni: dalla parrucchiera al falegname, dal calzolaio all’elettricista… è il Progetto “Conosciamo il Mondo dell’Artigiano” che, oltre a presentare loro un mondo ancora sconosciuto, dà la possibilità di verificare le loro attitudini in un’età libera dai condizionamenti esterni: può essere utile per dare un primo orientamento scolastico. Inoltre, con questo specifico progetto “Energia e Elettricità” per le classi quinte, pensando al loro piano di offerta formativa e in particolare al loro programma di scienze, è stato pensato di approfondire la professione dell’elettricista e l’uso responsabile e corretto dell’energia».
Il vicepresidente di Confartigianato Lomellina lo spiega in modo coinvolto, accorato. «L’idea degli interventi nelle scuole – racconta – è nata circa 5 anni fa, quando come Confartigianato ne proponevamo alle materne o alle medie, ma mai alle elementari. Mia figlia me lo aveva fatto giustamente notare: “papà, da me non vieni mai”… Faceva la quinta. Mi sono ingegnato a trovare un collegamento col programma scolastico su elettricità ed energia. Non è stato difficile. Spieghiamo come l’energia naturale viene prima trasformata in elettrica e poi utilizzata per i servizi della vita di tutti i giorni».
Detto fatto. Mercoledì 1° giugno grazie a una termocamera i giovanissimi scolari capiranno come l’energia sia presente ovunque. Inoltre un pannello solare verrà orientato verso la luce, per notare come le lampadine possono accendersi solo se interviene il sole. Altrimenti si resta al buio. «Poi – prosegue Roberto Gaviglio – si potrà toccare con mano come si infilano dei fili in un tubo. Infine verrà realizzato un piccolo lavoretto con una scatoletta con dentro una batteria: collegando un interruttore e una lampadina ogni bambino potrà avere con sé la scatoletta come “lucina per la notte”. Due ore per sezione, la A e la B, in collaborazione con le maestre». Si tratta di un ritorno. Da quando c’è il Covid, Confartigianato Lomellina non aveva più potuto organizzare niente del genere né al Marazzani né al Ricci, che aveva ospitato il laboratorio in passato. Si tratta di un’attività educativa: non c’è solo lo studio, ma anche la manualità, e qualche ragazzo si appassiona subito. Tutto è completamente gratuito per gli istituti scolastici.