Pubblichiamo l’intervento del presidente di Confartigianato Lomellina, Luigi Grechi, in occasione del Premio Fedeltà al Lavoro Artigiano “70+1 Progetti di futuro” in programma domenica 23 settembre. Una grande festa alla quale hanno partecipato più di 150 imprenditori e autorità.
Gentili signore, egregi signori, amici imprenditori,
sindaci e autorevoli rappresentanti delle istituzioni,
grazie per aver scelto di trascorrere la mattinata insieme a Confartigianato Imprese Lomellina: è un segnale importante quello che manda oggi quest’aula magna all’imprenditorialità locale, certificandone il peso nell’economia e nella società lomelline.
È il segnale di un’attenzione che sarebbe doveroso riservare ogni giorno a coloro i quali, attraverso il lavoro quotidiano e il coraggio imprenditoriale, contribuiscono al benessere sociale di questo territorio. Mi riferisco in particolare alle piccole e medie imprese, con meno di 50 dipendenti, che rappresentano il 99,3% del totale delle aziende presenti in Lomellina.
Ed è un segnale di attenzione anche nei confronti di chi, come gli operatori di Confartigianato Lomellina, opera da settant’anni al fianco delle aziende.
Anzi, settanta più uno. È stata una scelta precisa quella di festeggiare con un anno di ritardo una ricorrenza importante come quella della fondazione dell’Associazione tra gli artigiani di Vigevano e dell’Associazione Artigiani della Lomellina dalle quali, nel 1999, ha preso vita Confartigianato Imprese Lomellina. Abbiamo, infatti, voluto celebrare i cambiamenti di ieri insieme a quello di oggi. Vale a dire il primo anno dall’avvio della sinergia tra la nostra associazione e Confartigianato Varese con la quale condividiamo Artser, la società di servizi amministrativi, gestionali e professionali totalmente dedicata allo small e medium business.
CHIUDERSI FA PERDERE BUONE OCCASIONI
Una decisione convinta, maturata attraverso il superamento dei confini provinciali e orientata a garantire nuove opportunità e maggiore qualità alle Pmi in un quadro di collaborazione propositiva anziché di chiusura difensiva. È quello riassunto in questa decisione lo spirito che ha permesso a Confartigianato Lomellina di arrivare sino a qui, attraversando contesti culturali, storici ed economici che potrete ricordare assieme a noi consultando il folder che troverete nelle cartelline predisposte per questa ricorrenza.
L’apertura è opportunità. La chiusura è l’anticamera delle occasioni perse. E credo che nessuno possa permettersi questo rischio, specialmente oggi. Cosa accadrebbe se la Vigevano-Malpensa dovesse tardare ancora o fermarsi? Quanto, questa chiusura, andrebbe a incidere sulla competitività delle attività imprenditoriali? Quanto una politica conservatrice sul fronte scolastico rischierebbe di frenare l’auspicabile miglioramento del dialogo tra mondo della formazione e mondo del lavoro?
Ad ogni cambio di Governo suona, con disappunto delle imprese, la campanella della revisione delle strategie normative sull’apprendistato e l’alternanza scuola-lavoro. Tante (troppe) trasformazioni attuate senza arrivare al concreto principio della collaborazione qualitativa tra mondi differenti per consentire ai giovani di conoscere le realtà aziendali in modo proattivo e alle imprese di accoglierli adeguatamente, investendo sulle professionalità del futuro.
Quanto l’incertezza su una semplificazione burocratica indispensabile, una non più rinviabile riforma della tassazione e una più adeguata relazione tra imprese e Pa potranno pesare sulle scelte di sviluppo e sugli investimenti futuri delle Pmi? Attendiamo risposte dal Governo – in un quadro di cambiamenti positivi – e al contempo proviamo, come associazione e società di servizi, a mettere in campo tutti gli strumenti utili, e innovativi, indispensabili per essere vicini alle imprese in tempi d’incertezze.
Tempi che scorrono nel dubbio delle conseguenze sulle Pmi dell’inasprimento della guerra dei dazi, della conclusione del Quantitative Easing (Qe) e della instabilità di un sistema finanziario ancora fragile.
E, ancora, reddito di cittadinanza, flat tax, abolizione della Fornero, politica industriale, digitalizzazione, futuro dell’Europa: che riflesso avrà tutto ciò sull’economia nazionale? Sono tante le questioni in sospeso, tante le speranze che le imprese non vogliono vedere disattese e notevoli le aspettative legate allo sviluppo di un territorio che ha la necessità di colmare un gap di competitività oggettivo.
UNA PROVINCIA A PASSO DI LUMACA
Ricordo, in proposito, gli indici di crescita a passo di lumaca della provincia di Pavia, che continua a non guadagnare terreno rispetto alle altre province lombarde.
Di fronte a una tale situazione, il dibattito locale non può, e non deve, concentrarsi sulle negatività ma ha l’obbligo valorizzare ciò che di positivo esiste: imprese che hanno saputo girare il mondo, conoscerlo e conquistarlo.
La nostra associazione è pronta e disponibile a mettere in gioco sé stessa e a collaborare con tutti i soggetti del territorio. Cosa possiamo fare insieme? La nostra proposta è chiara: realizziamo un hub in grado di mettere in rete e di aggregare tutti i processi di ricerca e sviluppo in atto, con l’obiettivo di attirare investitori in Lomellina.
A questo hub siamo pronti a concorrere portando l’esperienza maturata dal 2014 a oggi da Faberlab, unico Digital Innovation Hub della Lomellina, con il quale la nostra associazione ha in atto una collaborazione grazie ad Artser.
Faberlab non è solo una centrale operativa della digitalizzazione, con ramificazioni territoriali ed extra provinciali solidissime, ma è anche un “incubatore di made in Italy”. Dallo scorso anno, infatti, con il progetto “Faberlab design”, il digital innovation hub con sede a Tradate, accompagna le piccole e medie imprese in processi per l’innovazione e la creazione di nuovi prodotti. Si tratta, lo capirete conoscendolo meglio, di uno strumento di diffusione e valorizzazione della capacità artigianale locale combinata al design e all’innovazione (anche di processo).
COSTRUIAMO PROGETTI DI FUTURO
Come vedete non mancano le iniziative finalizzate a concretizzare quei progetti di futuro che ci attendiamo persegua anche il tessuto sociale locale.
Le imprese sono elemento di vitalità e con esse il territorio deve fare i conti per il proprio benessere, per crescere e sviluppare processi di digitalizzazione. Non è un caso che, in questa sala, ci siano imprese che hanno compiuto 30 e 70 anni di vita. La scelta di premiare le une e di raccontare la testimonianza delle altre è il messaggio che Confartigianato Imprese Lomellina vuole lanciare alla cittadinanza, ai rappresentanti istituzionali e agli esponenti politici.
Dobbiamo cambiare e aprirci alla condivisione perché solo così non ci limiteremo a sopravvivere.
L’obiettivo deve essere il raggiungimento della qualità, moneta di scambio alla quale, oggi, riconosciamo il massimo del valore. Le risposte che, insieme ad Artser, stiamo dando alle imprese rientrano in questo perimetro.
Permettetemi di citare un esempio, quello di Ebox, ovvero la soluzione digitale che integra tutti gli ambiti amministrativi, gestionali, finanziari e di gestione del personale delle aziende. Un importante investimento economico, tecnologico e professionale da parte del gruppo Artser che ci consentirà di offrire, attraverso una formula personalizzata e conveniente, servizi a tutte le aziende. E quello che vi posso sin d’ora assicurare è che sarà sempre nostra cura rafforzare e sviluppare, anche con questi strumenti, l’efficienza e la competitività delle imprese.
ENTI PUBBLICI, CAMBIATE PASSO
Agli enti pubblici chiediamo uno spirito analogo. Ma non sempre lo ritroviamo.
La concorrenza che per esempio vediamo tra comuni nel tentativo di attrarre investimenti senza una visione d’insieme rischia di essere uno sforzo importante ma non funzionale al territorio, che ha bisogno di sinergie per una crescita reale e sostanziale.
Anche la vicenda paradossale della Camera di Commercio, con la fusione tra Pavia, Cremona e Mantova ancora congelata e il rischio di paralisi delle attività, è paradigmatica: certi strumenti hanno ancora una validità o devono cambiare passo e struttura?
Riflettiamoci. Intanto una tassazione più uniforme e la riduzione delle partecipate sarebbero segnali di discontinuità apprezzati dalle imprese, che potrebbero ricambiare aumentando i propri sforzi di crescita senza essere loro malgrado costrette a disperdere energie preziose nei cavilli della burocrazia o, peggio, risorse in tasse locali.
L’orto di casa più bello di quello del vicino non sarà mai anche il più produttivo se a caratterizzarlo sarà la dimensione bonsai. L’orto veramente produttivo, anche per gli enti pubblici, è quello coltivato anche grazie ai consigli e al contributo altrui. Lo dimostra quanto fatto da Confartigianato Lomellina con Artser, la conseguente diversificazione delle professionalità e il supporto dei giovani.
Chiamatelo ricambio generazionale o chiamatele sinergie positive. Il risultato è quello che testimonieranno le nostre imprese tra poco: i giovani, le nuove generazioni e risorse professionali innovative garantiscono maggiore capacità di risoluzione dei problemi, rafforzamento e sviluppo.
Ringrazio queste imprese perché il messaggio che ci portano è lo stimolo a lavorare per poter festeggiare, tra settant’anni, una nuova ricorrenza e nuove imprese storiche. Ma, è bene rimarcarlo, solo chi non si nasconde dietro il paravento della paura del nuovo e del cambiamento raggiunge traguardi importanti. Come vedete dobbiamo scrivere ancora molti progetti di futuro, ne abbiamo parlato oggi e nei parleremo nei prossimi giorni e mesi. Noi siamo pronti.
Luigi Grechi
Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina