L’alfabeto dell’imprenditore moderno: tutto comincia dalla formazione e dall’X Factor

Alfabeto dell'Imprenditore

A come analisi di bilancio, D come digitalizzazione, F come formazione, N come networking, O come Organizzazione e Obiettivo, V come vision.

L’alfabeto dell’imprenditore è lungo e fatto di tanti concetti fondamentali per gestire al meglio la propria azienda e tenere il passo con un mercato in continua evoluzione.

Se intuito e coraggio oggi non bastano più, serve investire in conoscenza per essere aggiornati su aspetti e tematiche trasversali e anche consapevoli che ci sono una serie di soft skills da coltivare o acquisire.

Un imprenditore oggi, infatti, per essere un manager di valore e una guida carismatica del proprio team, deve possedere delle competenze che solo una formazione adeguata e un continuo aggiornamento possono dare.

Dal web ai social, dall’ecommerce allo smart working, oggi le occasioni di utilizzo delle tecnologie digitali e di interazione con altri attori della filiera, competitor compresi, è quotidiana e multicanale. Non solo vantaggi forse, non sempre e solo qualità anche, ma pur sempre un mondo da conoscere, monitorare e spesso sfruttare per portare vantaggio e visibilità alla propria attività. Una “cassetta degli attrezzi” di base che viene utile in varie occasioni e nel tempo.

STARE FUORI DAL DIGITALE È UN ERRORE

Alfabeto dell'Imprenditore

«Decidere di starne fuori, anche in caso di scetticismo, è sicuramente l’errore più grande oggigiorno, senza comprendere che molte delle opportunità oggi vanno in quella direzione» esordisce Francesco Leone, formatore, autore de “L’alfabeto dell’imprenditore”, il manuale scritto nel pieno della pandemia alla luce delle nuove dinamiche vissute dal mercato e dal mondo per investire su sé stessi e incrementare le proprie competenze imprenditoriali, specie per chi è alla guida delle piccole attività.

Cosa può fare dunque un imprenditore moderno per conquistare valore per sé e la propria azienda? Sicuramente “restare connesso” aggiornandosi, informandosi, incrementando le proprie competenze, sia che si tratti di una attività già avviata e consolidata che per una attività nascente.

«Il primo passo è capire proprio di dover sempre investire su sé stessi» afferma infatti Leone, insistendo sul valore della conoscenza di base che, per alcuni, potrebbe non essere così scontata. Nel manuale si va dalle nozioni di base economico-finanziarie e fiscali alle strategie per scegliere i migliori collaboratori e impostare un modello di business efficace, impostare buone campagne di marketing off e online e sfruttare le tecnologie digitali per intercettare il proprio pubblico, portando, non ultima, innovazione ai propri processi osservando i trend. «Ogni buona attività per vendere dovrà poi essere ben comunicata all’esterno, tema scontato forse ma neanche troppo» ricorda Leone.

LA CONOSCENZA HA UN VALORE ECONOMICO

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Nell’era digitale, infatti, la conoscenza diventa un bene economico e di valore come e più degli altri beni, fisici e tangibili.

Cosa forma la conoscenza? «Da un insieme di concetti che ognuno di noi possiede ed apprende continuamente. Quasi degli “utensili” con cui costruire, manutenere, riparare e far crescere la propria Azienda. Ogni concetto racchiude in sé delle premesse e delle implicazioni che l’imprenditore moderno non può più pensare di ignorare».

Non ultimo, entra in gioco poi l’X-Factor, quel quid innato che distingue l’imprenditore dalla concorrenza e che gli permette di fare cose che per gli altri sono irraggiungibili nei modi, nei tempi o nei risultati. «Anche la concorrenza fra le imprese gioca un ruolo importante perché spinge a trovare soluzioni che migliorino l’efficienza dell’organizzazione» conclude Leone. Conoscere, informarsi, aggiornarsi dunque non potrà che portare spunti quotidiani per accrescere la propria competitività e favorire il proprio X Factor. Paola Piovesana