COMUICATO STAMPA – 06/08/2014
Si aggiunge un’altra puntata alla vicenda del Sistri, il sistema di tracciabilità che ha creato innumerevoli problemi alle piccole imprese. Nel mese di luglio l’on. Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, aveva chiesto al Ministro dell’Ambiente “il coraggio di realizzare un sistema di tracciabilità dei rifiuti semplice, efficace e trasparente”, praticamente era un invito a dire stop ad un progetto che sembra non avere sbocchi positivi.
Se la risposta non è arrivata dal Ministero, è giunta dal fornitore del sistema di tracciabilità; è apparso infatti sul sito internet di Finmeccanica, la notizia che Selex ha comunicato al Ministero dell’Ambiente l’intenzione di non proseguire nell’ambito del programma Sistri oltre la scadenza contrattuale del 30 novembre 2014.
Inoltre Selex, precisa che ogni responsabilità connessa all’interruzione del servizio al termine del contratto sarà di esclusiva competenza del Ministero dell’Ambiente. Secondo Selex infatti i numerosi interventi sul Sistri, hanno comportato un enorme squilibrio contrattuale, tanto nella fase precedente la sospensione del programma quanto in quella del riavvio, minandone irrimediabilmente il profilo economico-finanziario e la sostenibilità della prosecuzione.
“Da anni sosteniamo che il Sistri è inadeguato per le piccole imprese, ma ancor di più per le esigenze del Paese – dichiara Stefano Bellati, presidente di Confartigianato Imprese Lomellina –con grandi difficoltà siamo riusciti a limitare la platea dei soggetti obbligati ad aderire a questo sistema. Cinque anni di battaglie per trasmettere un messaggio che era già evidente alla maggioranza degli imprenditori: che questo sistema di tracciabilità dei rifiuti è complesso, oneroso e inapplicabile per il 90% delle imprese italiane. Apprendiamo quindi senza particolare sofferenza la notizia che Selex non intende rinnovare il contratto per il sistema di tracciabilità che lei stessa aveva strutturato per il Ministero dell’Ambiente.”
Ha poi concluso Bellati: “A questo punto ci attendiamo che entro novembre il Ministero dell’ambiente metta la parola fine a questa bruttissima esperienza che le imprese, ma anche l’intero Paese, hanno dovuto subire in questi anni. Per noi la vicenda del Sistri dovrebbe fermarsi qui”.