La diagnosi delle malattie dell’apparato respiratorio e la loro classificazione è divenuta quanto mai complessa per la difficoltà di individuare gruppi con caratteristiche specifiche che non siano rinvenibili anche in altri. L’esigenza di formulare un nuovo iter diagnostico risiede inoltre nel continuo mutamento delle realtà lavorative e dei rischi occupazionali, dall’aggiornamento delle evidenze scientifiche e da nuove ed affinate tecniche diagnostiche. Il documento “Indirizzi operativi per la diagnosi delle malattie professionali dell’apparato respiratorio”, recentamente pubblicato dall’Inail, tratta in particolare le seguenti malattie:
– asma professionale
– BCPO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva)
– asbestosi e patologie asbesto-correlate
– silicosi (di particolare interesse, visto il recente inserimento della Silice libera cristallina nella Direttiva Cancerogeni)
– alveoliti allergiche estrinseche
– altre pneumoconiosi e patologie respiratorie minori di origine professionale come la Bissinosi, l’Antracosi o Coal workers pneumoconiosis (CWP) e la Berilliosi
Per ognuna di queste patologie viene definito l’iter per la corretta diagnosi della malattia professionale secondo una metodologia a step:
- Validazione della diagnosi clinica;
- ipotesi eziologica di malattia professionale;
- acquisizione di tutta la documentazione inerente l’esposizione lavorativa;
- anamnesi lavorativa;
- diagnosi di malattia professionale e valutazione della funzionalità;
- considerazioni medico-legali.