«I bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande possono rimanere aperti come i ristoranti, a condizione che sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio“.
Lo chiarisce una FAQ pubblicata sul sito della Regione Lombardia (https://bit.ly/2VoHO7J) ricordando che “L’obiettivo dell’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come “gialle” (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della “zona rossa”) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. L’amministrazione, sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione, può dettagliare ulteriormente l’ordinanza in coerenza con l’obiettivo della stessa».
Sul sito della Regione sono state pubblicate interpretazioni autentiche che chiariscono cosa prevede l’ordinanza firmata domenica dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dal ministro della Salute, Roberto Speranza che non è stata né modificata né aggiornata, e resta pienamente in vigore.
«Nei ristoranti – chiarisce la nota – può entrare un numero contingentato di persone. Lo stesso, dunque, vale anche per i bar dove ci sono posti a sedere contingentati e che effettuano servizio al tavolo e non al bancone».