“IL FUTURO È NEL LAVORO ARTIGIANO”

Tra i relatori del convegno anche il dirigente di Confartigianato Lomellina, Rocco Lamoglie.

All’ interno della “Settimana dell’ Innovazione“, si è tenuto questa mattina nella cornice di Palazzo Lombardia, l’ evento “IL FUTURO È NEL LAVORO ARTIGIANO”, promosso da Regione Lombardia – Assessorato Attività Produttive, Ricerca e Innovazione.

Dopo il saluto introduttivo di Roberto Albonetti, Direttore Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia e  del Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, si sono susseguiti negli interventi docenti universitari del calibro di Stefani Micelli e Marinella Levi,  figure di spicco come Piero Bassetti, Presidente della Fondazione Giannino Bassetti, e interventi di imprenditori di rilievo, tra i quali il Presidente di Confartigianato Lomellina Servizi, Rocco Lamoglie, titolare di una lavanderia, con diverse sedi sul territorio lombardo, che ha raccontato la propria esperienza di applicazione delle nuove tecnologie ad un’attività apparentemente tradizionale, che gli ha permesso di raggiungere in pochi anni clienti di prima fascia a livello globale. Durante il proprio intervento, Lamoglie ha illustrato la procedura di etichettatura elettronica dei capi che avviene attraverso un microchip che permette di informatizzare tutti i dati del capo per prevenire problemi di smarrimento dei vestiti e per evitare il deterioramento dei tessuti.

“Nonostante la crisi – ha affermato Lamoglie – abbiamo rinnovato alcuni contratti chiedendo il 10% di quello che chiedevamo in passato. Chi non investe in tecnologia in ogni ambito – ha proseguito Lamoglie – rischia di essere spazzato via dal mercato”.

Secondo il Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, Stefano Bellati, intervenuto a margine del convegno “L’artigianato sta vivendo, ora più che mai, un momento peculiare, che ha molto da raccontare. I grandi cambiamenti di scenario che le nostre imprese hanno vissuto negli ultimi anni – dalla globalizzazione dei mercati alla crisi economica, senza dimenticare le sfide poste dall’accelerazione delle innovazioni tecnologiche – hanno fatto sì che esse stesse si trovassero trascinate in un’epoca di metamorfosi, dove è necessario ripensarsi e rinnovarsi, anche quando l’obiettivo fosse quello di mantenersi fedeli alla propria storia e tradizione. Siamo anche di fronte a un passaggio radicale: il digitale sta mutando il modo di produrre con un forte impatto sulle imprese, non solo per gli aspetti di comunicazione. Questo cambio di paradigma promuove un neo-artigianato tecnologico che punta sull’integrazione tra nuove tecnologie, valorizza la progettazione condivisa e percorre la strada della produzione personalizzata.