Le opportunità sono quasi settanta e intercettano tutti i campi della produzione, dall’artigianato artistico alle diverse declinazioni del comparto tessile, dalla comunicazione visiva alle macchine utensili, dalla gioielleria agli accessori e pelletteria, dal packaging alla lavorazione del legno e della gomma, dalla tecnologia all’arte dolciaria, dall’oftalmologia al design.
Le fiere in Lombardia sono un valore aggiunto per le imprese e lo sono anche di più per le piccole e medie imprese che sceglieranno di parteciparvi attingendo ai finanziamenti del bando per la partecipazione delle Pmi alle fiere internazionali. L’obiettivo è quello di promuovere l’attrattività del sistema produttivo del Sistema Lombardia sui mercati globali, garantendo occasioni di incontro tra imprenditori italiani e stranieri e, al contempo, favorendo la massima varietà dell’offerta.
Partecipare alle fiere significa toccare con mano le tendenze del mercato, annusare la sua evoluzione, acquisire direttamente dalla clientela le esigenze più innovative e garantirsi quella stretta di mano o quel biglietto da visita che possono trasformarsi in business.
Ammontano a quattro milioni e duecentomila euro i fondi messi sul piatto da Palazzo Lombardia per mettere le piccole e medie imprese – spina dorsale dell’imprenditorialità regionale – sotto i riflettori internazionali: le imprese possono richiedere contributi a fondo perduto fino a un massimo di 15mila euro e per spese non inferiori a ottomila.
Saranno considerati ammissibili i progetti che prevedono la partecipazione a una o più fiere internazionali inserite nel calendario regionale (CONSULTA IL CALENDARIO QUI) purché l’azienda interessata non vi abbia partecipato nelle precedenti edizioni (tre in caso di fiere annuali, due se con cadenza biennale o più) e in programma nel periodo compreso tra il primo gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Le spese per le quali si potrà chiedere una agevolazione del 50% in caso di partecipazione a una sola fiera e del 60% in caso di più fiere (+5% per neo imprese e micro imprese) sono costi quali l’affitto dell’area espositiva, la quota di iscrizione, quelle per i servizi assicurativi, per gli allacciamenti (energia elettrica, acqua, internet) o per le hostess. E, in aggiunta, le spese per consulenze propedeutiche alla partecipazione o la gestione del follow up, i costi per il personale e i costi generali.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate per via telematica tramite il sistema informatico “Bandi Online” (www.bandi.servizirl.it/) almeno 30 giorni prima della data di inizio della prima fiera oggetto del progetto. Ogni impresa può presentare una sola domanda di partecipazione.
Per approfondimenti è consigliabile rivolgersi all’esperta di Confartigianato Artser Giada Pavan (giada.pavan@artser.it – Tel. 0332/25.65.39).