Per questo nei giorni scorsi è stato presentato un pacchetto di emendamenti al Decreto legge fiscale collegato alla legge di Bilancio. Le modifiche puntano soprattutto a ridurre o eliminare le sanzioni in materia di fatturazione elettronica.
In particolare, la Confederazione chiede che siano attenuati gli effetti delle sanzioni per tutto il periodo d’imposta 2019, e non soltanto per il primo semestre 2019. Questo in tutti i casi in cui il ritardo nell’emissione e trasmissione della fattura al sistema di interscambio non incida sulla corretta liquidazione dell’imposta di periodo (mensile o trimestrale) oppure quando la fattura emessa in ritardo partecipa alla liquidazione periodica del mese o del trimestre.
Per Confartigianato, poi, non vanno applicate sanzioni alle fatture elettroniche emesse fino al 31 dicembre 2018 e nei casi in cui, durante il 2018, sia stata emessa una fattura analogica, purché l’imposta sia stata regolarmente liquidata.
Tra le richieste al Parlamento vi è anche quella di rendere facoltativa l’indicazione della data di emissione della fattura elettronica in tutti i casi in cui viene emessa utilizzando il Sistema di interscambio.
E ancora, Confartigianato sollecita interventi al Parlamento anche sul fronte della trasmissione telematica dei corrispettivi con l’obiettivo di evitare l’entrata in vigore per il 2019 e incrementare il credito d’imposta per l’acquisto dei nuovi registratori.