Dopo l’intervento dei Comuni (come quello di Vigevano), arriva quello – sostanziale – di Regione Lombardia. Ulteriori deroghe in arrivo al blocco dei veicoli euro 3 diesel disposto da Palazzo Lombardia dal primo ottobre al 31 marzo del prossimo anno nell’ambito dall’Accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente con le regioni Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e, appunto, Lombardia.
Il provvedimento, proposto dall’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo e varato nella giornata di oggi (mercoledì 31 ottobre) dalla giunta guidata da Attilio Fontana, risponde alle richieste avanzate dalle imprese a ridosso dell’entrata in vigore di un blocco che ha costretto in garage numerosi veicoli aziendali.
TUTELA DELLE FASCE DEBOLI E NON SOLO
Le deroghe tutelano non solo le fasce più deboli e quelle produttive (in parte) ma introducono anche ulteriori stanziamenti per incentivare la sostituzione dei veicoli commerciali più inquinanti e un nuovo meccanismo – simile ad una scatola nera – per il fermo dei veicoli che tenga conto della reale percorrenza chilometrica.
Nel dettaglio, potranno tornare a circolare nonostante i divieti in vigore nelle città afferenti alla fascia 1 e nelle città con più di 30mila abitanti in fascia 2, i seguenti mezzi euro 3 diesel:
1) veicoli per il trasporto di persone appartenenti a soggetti con Isee inferiore a 14mila euro, qualora non possessori di altro veicolo non soggetto a limitazioni;
2) veicoli per il trasporto di persone di proprietà e condotti da persone che abbiano compiuto il 70esimo anno di età, qualora non possessori di altro veicolo non soggetto a limitazioni;
3) autoveicoli per trasporti specifici e per uso speciale ai sensi delle lettere f) e g) dell’art. 54 del Codice della Strada (autoveicoli per il soccorso stradale, autospazzaneve, autoambulanze ecc.)
4) veicoli i cui proprietari siano in attesa di consegna di un nuovo veicolo non sottoposto alle limitazioni regionali alla circolazione vigenti e in grado di esibire idonea documentazione che attesti l’avvenuto acquisto da parte dell’intestatario del mezzo stesso;
5) veicoli appartenenti alle associazioni o società sportive iscritte a federazioni affiliate al Coni o altre federazioni riconosciute ufficialmente, o veicoli privati utilizzati da iscritti alle stesse con dichiarazione del presidente indicante luogo e orario della manifestazione sportiva nella quale l’iscritto è direttamente impegnato e quelli utilizzati da arbitri o direttori di gara o cronometristi con dichiarazione del presidente della rispettiva federazione indicante luogo e orario della manifestazione sportiva nella quale l’iscritto è direttamente impegnato.
Inoltre le procedure di applicazione dei livelli di attivazione e disattivazione delle misure temporanee di primo e secondo livello (che scattano dopo cinque giorni consecutivi in presenza di valori superiori ai 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili) terranno conto di eventuali previsioni meteorologiche non univoche e convergenti, sulla base degli scenari di qualità dell’aria previsti e, infine, il controllo dei dati rilevati dalle stazioni avverrà quotidianamente, a partire dal primo dicembre 2018, e non – come avvenuto sino ad oggi – il lunedì o il giovedì.
IN ARRIVO LA SCATOLA NERA CON I CHILOMETRI
Si allenta la morsa, insomma, ma per le imprese rimangono le difficoltà nell’accedere al bando per incentivare la sostituzione dei mezzi.
«L’indirizzo politico di questa Giunta – spiega Raffaele Cattaneo – è quello di fare una lotta senza limiti agli inquinanti e le politiche assunte in questi anni sono state efficaci come dimostrano dati certificati. Quello che stiamo facendo è utile e i sacrifici richiesti stanno portando risultati. Non vogliamo bloccare la mobilità, ma di ridurre gli inquinanti». L’assessore ha poi aggiunto che la Regione sta lavorando affinché dal 1 ottobre 2019, al posto del meccanismo dei blocchi per categorie di omologazione, «ne scatti un altro legato all’effettivo potenziale inquinante di ogni singolo veicolo». Basterà dunque installare una sorta di scatola nera «per georeferenziare gli spostamenti e misurare quando e dove vengono fatti i singoli chilometri».
«Con un sistema di analisi di questi dati sarà possibile correlare la percorrenza autorizzata di ogni singolo veicolo alle condizioni reali del traffico».
Uno dei limiti reali dell’applicazione dei livelli di omologazione è infatti che questi sono teorici e le emissioni reali molto più alte. Con la scatola nera, invece, ad esempio, un veicolo diesel euro 3 che fa mille chilometri all’anno potrà circolare, mentre sarà fermata un’auto di una classe inquinante superiore che percorre però 50mila chilometri l’anno inquinando sicuramente di più.
Novità anche per quanto riguarda gli incentivi, con la giunta regionale che ha scelto di stanziare ulteriori 500mila euro per la sostituzione dei veicoli commerciali N1 ed N2 portando la dotazione finale a quota 6,5 milioni di euro. Si ricorda in proposito che il contributo massimo erogabile è di seimila euro.
Dal prossimo anno gli incentivi saranno estesi anche ai privati.