Sospese le attività di liquidazione, controllo, accertamento, accessi, ispezioni e verifiche, riscossione e contenzione tributario: a renderlo noto è l’Agenzia delle Entrate che rinvia alle disposizioni contenute nella direttiva firmata dal direttore generale delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, a seguito del Dpcm 11 marzo 2020 per il contrasto alla diffusione del Coronavirus.
Con la circolare 0073943/20202 dell’11 marzo 2020 anche la Guardia di Finanza detta disposizioni operative per la gestione dell’attività nel corso dell’emergenza da Coronavirus.
In particolare, viene sospesa l’esecuzione:
– delle verifiche, dei controlli fiscali e in materia di lavoro, d’intesa con i contribuenti interessati, fatti salvi i casi di indifferibilità e urgenza (connessi, ad esempio, alla contestazione delle violazioni lavoristiche entro il termine stabilito, a pena di decadenza, dall’art. 14 della legge n. 689/1981);
– dei controlli strumentali;
– delle attività ispettive antiriciclaggio.
Le altre attività di polizia economico-finanziaria saranno prioritariamente orientate al contrasto delle condotte più marcatamente illegali e fraudolente nonché dei fenomeni illeciti che abbiano correlazione con l’emergenza sanitaria in atto.
Si fa riferimento, a titolo esemplificativo, alle attività d’iniziativa volte alla prevenzione e repressione:
– delle fattispecie di indebita percezione, frode e malversazione delle risorse pubbliche, destinate agli aiuti alle famiglie e alle imprese, nonché al potenziamento del Servizio sanitario nazionale e della ricerca;
– delle pratiche anticoncorrenziali, degli accaparramenti e/o delle manovre speculative sui prezzi, commesse approfittando dell’aumento della richiesta, sul mercato privato e pubblico, di dispositivi di protezione individuale, di agenti biocidi e di elettromedicali;
– di qualsiasi forma di illecito, anche riconducibile a reati contro la Pubblica Amministrazione, nelle procedure pubbliche volte all’approvvigionamento di materiale sanitario ed elettromedicale;
Proseguiranno le attività d’istituto svolte nell’ambito degli spazi doganali, nonché quelle connesse all’attuazione del “Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti” e del “Dispositivo operativo per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato”.