Elezioni e lavori: per Vigevano è l’anno delle scelte

Elezioni, cantieri, sfide che si ripresentano. Il 2020, a Vigevano, rappresenta un anno potenzialmente determinante per meglio comprendere quelle che saranno le dinamiche degli anni a venire.
A partire chiaramente dalla nomina del nuovo primo cittadino che succederà ad Andrea Sala, il quale concluderà il suo secondo mandato consecutivo. Non è ancora stata definita la data della tornata elettorale: potrebbe essere nel mese di maggio, ma si attendono inevitabilmente informazioni ufficiali in tal senso. Tra partiti tradizionali e liste civiche di vecchia e nuova costituzione, ci troviamo in una fase interlocutoria.

GRANDI SFIDE MA ANCHE INTERVENTI IN CITTÀ
Prossimo sindaco che, molto probabilmente, dovrà continuare a impegnarsi in prima persona sul fronte della tanto discussa superstrada Vigevano-Malpensa, della quale parliamo approfonditamente nei servizi dedicati. Senza dimenticare una problematica annosa, quella del collegamento ferroviario con Milano.
Ma nella città ducale questa fase dell’anno vuol dire anche rilevanti interventi sia in centro che nell’area periferica. Nel primo caso, il riferimento è al rifacimento delle strutture orizzontali in cemento armato, a copertura del Naviglio Sforzesco, compreso tra Piazza Vittorio Veneto e via Guido da Vigevano. Una sorta di fase-uno iniziata lunedì 3 febbraio, e che – spiega il Comune in una nota – «si concluderà obbligatoriamente il 15 aprile, alla fine del periodo di asciutta del naviglio, e i lavori riprenderanno con la prossima asciutta nell’autunno 2020».

A livello viabilistico «attualmente vi è solo l’istituzione di divieto di sosta su Piazza Vittorio Veneto, lato recinzione Parco Regina Margherita». Spazio inoltre, dalla fine di gennaio, alla realizzazione della nuova rotatoria in corso Aldo Moro, con collegamento tra la stessa e via Acqui: si darà vita a una strada parallela e quindi alternativa a corso Novara, in un’area nella quale non mancano le aziende.
Il progetto, promosso nell’ambito degli accordi presi con una catena della grande distribuzione insediatasi lo scorso anno, prevede altresì tutta una serie di scavi per realizzare i sottoservizi. Attualmente sono in fase di esecuzione proprio i lavori per la realizzazione della nuova rotatoria, che non consentono un traffico a corsie alternate «in quanto la sede stradale risulta interamente coinvolta dalle opere».
Da qui la chiusura totale dell’area, con la creazione di una viabilità alternativa.

TRE MESI DI INTERVENTO
Il piano complessivo prevede anche riqualificazione, estensione ed efficientamento della rete di illuminazione pubblica e della rete fognaria della stessa via Acqui, lo sviluppo di una nuova rete di smaltimento delle acque bianche, la riqualificazione della pavimentazione stradale e la realizzazione di nuovi marciapiedi sia in via Acqui che in via Alessandria, una nuova rete di videosorveglianza e la creazione di un nuovo attraversamento pedonale semaforizzato in C.so Moro, oltre a riqualificazione, estensione ed efficientamento della rete di gas metano e fognatura (collettore principale) sempre in C.so Moro.
«Nello specifico – precisa il Comune – durante i lavori per la nuova rotatoria e relativi sottoservizi da parte del soggetto attuatore e per le successive estensioni reti sottoservizi da parte di Asm, è stata prevista una viabilità alternativa segnalata in loco, che rimarrà in vigore per l’intera durata dei lavori che risulta attualmente ipotizzata di circa tre mesi».

LA “GRANA” PONTE

Non di competenza comunale (l’intervento è in capo alla Provincia) ma di assoluta rilevanza per Vigevano è quindi il nuovo ponte sul Ticino. Anche in questo caso, un tema caldo ormai da tempo. Si registra un passo avanti: è stato infatti assegnato l’incarico per la progettazione del tratto mancante, i “famosi” 23 metri che servono per ultimare l’infrastruttura.
L’appalto è stato vinto da una società di Roma, la Integra, i cui ingegneri dovranno perciò redarre i disegni per quest’ultima parte di ponte. Entro 50 giorni dalla firma del contratto, lo studio dovrà consegnare il progetto stesso, consentendo in tal modo alla Provincia di procedere con il nuovo appalto, che a questo potrebbe arrivare in primavera. Staremo a vedere.