La storia di una vocazione. Di un istinto che ha condotto Marco Garramone verso una strada ben precisa, che ha nel tempo assunto le sembianze del laboratorio artigianale Al Materasè, sito nel centro di Mortara.
Dalla ristrutturazione di arredi d’interno fino alla confezione di tende da interno ed esterno, passando per auto d’epoca, trapunte in piumino d’oca e addirittura navi da crociera: un impegno quotidiano, quello di Garramone, che si declina anche nella scelta di tessuti e pelli mai banali, e frutto di un accurato studio di forme, colori e spazi.
QUESTIONE DI DESIDERI
«La mia carriera lavorativa si apre dietro al bancone di un bar – racconta oggi Marco, classe 1969 – in una zona centrale di Milano. Ero bravino, sapevo creare a memoria i cocktail, ma non mi ci vedevo a invecchiare con quel lavoro… E così nelle pause pranzo andavo a cercare un altro impiego, chiedendo alle botteghe se avevano bisogno di un garzone. Arrivai alle spalle di Corso Vercelli, e riuscii a imparare questo lavoro da un bravo artigiano milanese. Rimasi da lui circa tre anni, poi a causa delle difficoltà che colpirono alcuni settori a inizio anni Novanta, lasciai».
Dopo aver seguito il padre («una figura per me importante, da lui ho imparato la parte elettrica, idraulica, meccanica»), Garramone entra nella storica Marzotto, a Mortara: «Decisi poi erroneamente di cambiare ancora azienda. Con il senno di poi avrei dovuto restare per poter godere di alcuni benefici. Certo è che dentro di me sentivo che con le mani potevo fare ancora qualcosa. Complice purtroppo la scomparsa di una persona amica, mi venne in mente di riprendere il vecchio lavoro. Aprii quindi il laboratorio a Mortara il 26 luglio del 2004, in Corso Torino. Quindi mi spostai nell’attuale sede di Via Roma nel luglio del 2007».
MANI, MA ANCHE TESTA
«Ciò che ho capito attraverso l’esperienza è che occorre sempre trovare una soluzione. La manualità un po’ devi averla dentro, ma occorre anche avere testa e curiosità. Devi saper valutare la situazione e prendere una decisione. A me questo, in fondo, viene normale. Ho cercato di andare sempre avanti, anche aprendomi a settori per me nuovi come le selle delle moto e gli interni delle auto, con cui mi sono approcciato solo dopo la richiesta di un cliente amico».
Non solo: «Ho avuto anche modo di realizzare interni nautici e qualche auto d’epoca, penso a una Citroën DS “squalo”, una Lancia Fulvia, ma anche motoscafi da otto metri e gommoni da dieci. Ho lavorato su un aereo con tessuti certificati Enac e su una nave da crociera insieme a una squadra di falegnami durante un trasbordo tra le Seychelles e le Maldive, ma mi capita anche di fare il classico materasso con le molle, tende da sole, selle delle biciclette».
COMPETENZE E PASSIONE
«C’è chi mi fa notare che per me realizzare ciò che faccio pare un qualcosa di naturale, e in effetti è così – evidenzia Marco Garramone – non ho mai chiesto una particolare visibilità, ho notato che la differenza la fa l’essere visto lavorare dalle persone. Il mio non è un negozio, ma un vero e proprio laboratorio. D’altronde o lavoro o sistemo… È anche questione di tempo: mi trovo a girare per mostrare alla gente ciò che realizzo, e lo faccio volentieri. Per me rimanere tra le mie quattro mura vuol dire restare legato al palo, aspettare che arrivi il cliente è rischioso, perché potrebbe essere troppo tardi».
L’artigianalità, ancora una volta, assume quindi quel valore unico tipico del “saper fare”. E visitando Al Materasè la maestria si può respirare, ogni giorno.