È stato pubblicato nella G.U. Serie Generale n. 243 del 17/10/2016 il Decreto 15 giugno 2016 del Ministero dell’Ambiente recante “Modalità attuative del credito di imposta per interventi di bonifica e rimozione dei beni e delle aree contenenti amianto”.
Si tratta di un decreto attuativo, previsto dall’art. 56 della Legge n. 221/2015 “Collegato ambientale” che istituisce la procedura che permette alle imprese di richiedere il riconoscimento del 50% delle spese sostenute per le misure ambientali di cui sopra.
Le risorse complessive assommano a 17 mln € per interventi dai 20.000 ai 400.000 €; le domande riguardano interventi effettuati nell’arco di tutto il 2016 e possono venir inoltrate dal 17 novembre 2016 fino al 31 marzo 2017.
La procedura è gestita da una piattaforma informatica predisposta dal Ministero dell’Ambiente/Ance/Sogitel e accessibile attraverso il comunicato sulla misura in oggetto: SITO MINAMBIENTE
I requisiti richiesti sono i seguenti:
- interventi relativi a beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale, realizzati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza dei luoghi di lavoro;
- interventi aventi come oggetto la rimozione e smaltimento di amianto e non l’incapsulamento o confinamento;
- interventi di importo unitario, minimo, pari a 20mila Euro per singola impresa unica;
- interventi conclusi al momento della presentazione della domanda e per i quali siano state emesse le corrispondenti fatture, nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2016;
- interventi inseriti in apposito Piano di Lavoro, redatto ai sensi dell’art. 256 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., relativo ad intervento di bonifica unitariamente considerato per l’unità produttiva di riferimento;
- interventi per i quali sia stata effettuata comunicazione di avvenuta ultimazione dei lavori/attività, di cui al Piano di Lavoro, alla ASL competente a condizione che questa li abbia approvati secondo le modalità previste.
La documentazione da produrre – attraverso i format disponibili nella piattaforma in rete – consiste nei seguenti documenti, in copia conforme all’originale:
- Attestazione delle spese sostenute per l’attribuzione del credito d’Imposta;
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa agli altri aiuti “de minimis” eventualmente fruiti;
- Dichiarazione relativa all’informazione antimafia.
Nelle pagine del sito ministeriale citato sono riportate le istruzioni di base ed una serie di utili FAQ. Si consiglia, al proposito, di consultare la “Guida all’accesso ai contributi”, scaricabile nel link sottostante.