Bando Distretto del Commercio Comune di Vigevano “La dimora sforzesca”

I fondi a disposizione delle micro, piccole e medie imprese del Comune di Vigevano ammontano a 72 mila euro: il nuovo bando del Distretto urbano del commercio “La dimora Sforzesca” si apre il 26 aprile 2023 e riguarda anche gli aspiranti imprenditori. 

Ogni piccola o media impresa potrà ottenere un massimo di 5 mila euro per realizzare opere edili private, installare o ammodernare impianti, acquistare arredi e macchinari. Inoltre, è possibile ottenere il supporto anche per piattaforme informatiche o app.

Il bando è piuttosto articolato: è possibile ottenere informazioni e assistenza contattando Confartigianato Lomellina: giada.pavan@artser.it

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili le imprese che soddisfino i seguenti requisiti:

1) essere MPMI ai sensi dell’allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014;
2) essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive al momento della presentazione della domanda;
3) disporre di una unità locale, oppure impegnarsi ad aprire, entro il termine di conclusione del bando, una unità locale, che sia collocata all’interno dell’ambito  territoriale del Distretto del Commercio e che:
abbia vetrina su strada o sia situata al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti;
– disponga di locali direttamente accessibili al pubblico, presso cui si esercita una attività di:
> vendita al dettaglio di beni e/o servizi;
> somministrazione di cibi e bevande;
> prestazione di servizi alla persona;
4) non rientrare nel campo di esclusione di cui all’art. 1 del Reg. UE n. 1407/20 13 “De minimis”;
5) non avere alcuno dei soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia) per il quale sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del citato D.Lgs.

Si precisa che ESCLUSIVAMENTE per le attività di servizi alla persona sono ammesse anche le imprese che non abbiano la vetrina su strada bensì unità operativa al primo piano degli edifici o nella corte.

Sono altresì ammissibili aspiranti imprenditori che intendono:

  • effettuare un subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente, incluso il passaggio generazionale tra imprenditori della stessa famiglia;
  • effettuare l’utilizzo temporaneo consentito dalla L.R. 18/2019; 45 – Non avere cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia);
  • avviare, prima dell’erogazione dell’agevolazione da parte del Comune, una attività economica che soddisfi i requisiti sopra previsti.

Interventi ammissibili

  • Riqualificazione e ammodernamento, in una prospettiva di innovazione e sostenibilità, di attività già esistenti;
  • avvio di nuove attività o apertura di nuove unità locali, oppure subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente.

I progetti delle imprese potranno prevedere sia pese in conto capitale che spese di parte corrente.

A. Spese in conto capitale (oggetto di finanziamento):

  • opere edili (ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori su facciate ed esterni ecc.);
  • installazione o ammodernamento di impianti;
  • arredi e strutture temporanee;
  • macchinari, attrezzature ed apparecchi;
  • veicoli ad uso commerciale;
  • realizzazione, acquisto o acquisizione tramite licenza pluriennale di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.

B. Spese di parte corrente (portate a co-finanziamento):

  • consulenze, studi ed analisi (indagini di mercato, consulenze strategiche, analisi statistiche, attività di monitoraggio ecc.);
  • canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
  • spese per eventi e animazione;
  • spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori (materiali cartacei, pubblicazioni e annunci sui mezzi di informazione, comunicazione sui social networks ecc.);
  • formazione del titolare o dei lavoratori;
  • nel caso di start up, oneri notarili e costi di costituzione dell’impresa, es. costi notarli al netto delle tasse;
  • affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa (per un massimo del 20% della spesa ammissibile)

Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute dall’impresa beneficiaria, ritenute  pertinenti e direttamente imputabili al progetto i cui giustificativi di spesa decorrano a partire dalla data di 28 marzo 2022 entro e non oltre il 31 dicembre 2023.

Caratteristiche del contributo

Sono ammissibili al contributo a fondo perduto investimenti e progetti di un ammontare minimo pari a 2.000,00 euro di cui almeno 1.000,00 euro riguardino spese in conto capitale.

L’importo massimo del contributo è pari a € 5.000,00 (cinquemila euro), indipendentemente dal valore complessivo dell’investimento.

Termini di presentazione delle richieste di contributo

Le domande dovranno essere presentate a partire dal 26 aprile 2023 ed entro e non oltre il 31 maggio 2023.

Scarica la Scheda Bando (PDF)

Per informazioni e assistenza:
giada.pavan@artser.it