La legge di Bilancio al rush finale, con passaggio a Montecitorio, firma del Capo dello Stato e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale praticamente certi entro la fine dell’anno. Il tutto per evitare l’esercizio provvisorio e garantire la continuità legislativa. A giochi praticamente fatti, ecco tutte le novità destinate a imprese e imprenditori.
MINI IRES
Si restringe la platea dei destinatari della mini-Ires, vale a dire dello sconto del 9% dell’aliquota dell’Imposta sul Reddito delle Società che reinvestono gli utili in acquisizione di beni strumentali o in nuove assunzioni. Non potranno beneficiare dell’aliquota (che passa dal 24 al 15%) le imprese non commerciali per le quali il prelievo Ires resterà al 24%. Secondo le prime stime inoltre la misura non compenserà la fine del super ammortamento.
IPER AMMORTAMENTO
La legge di Bilancio proroga i termini della disciplina della maggiorazione degli ammortamenti per investimenti sul fronte di Impresa 4.0 per l’intero 2019 (ordini effettuati dal primo gennaio al 31 dicembre 2019 e consegna effettuata entro il 31 dicembre 2020) ma cambia le aliquote:
150% per progetti di importo compreso tra 10 e 20 milioni di euro
200% per progetti di importo compreso tra 2.5 e 10 milioni di euro
270% per progetti di importo fino a 2.5 milioni di euro.
Il tetto massimo per gli investimenti entro i quali è possibile fruire della maggiore è fissato in 20 milioni di euro. In questo senso si considerano agevolate le piccole e medie imprese.
Prosegue anche l’incentivo per i beni immateriali (140%), purché si proceda all’acquisto contestuale di almeno un bene materiale.
SOFTWARE FRUITI SU PIATTAFORME CLOUD
La nuova legge di Bilancio prevede che sarà possibile dedurre dalle tasse il 140% dei canoni annuali versati per poter utilizzare software per Impresa 4.0 su piattaforme cloud, cioè in modalità “as–a–service”, tramite abbonamento o subscription.
L’emendamento rimanda alla disciplina dell’iperammortamento e ai relativi allegati A e B, per cui i software ai quali si applica sono gli stessi, così come la stessa è la percentuale dell’agevolazione (140%). Resta anche il vincolo di dover effettuare almeno un investimento in un bene materiale 4.0 per poter accedere all’incentivo sul software.
I SOFTWARE INCENTIVABILI
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la progettazione, definizione/qualificazione delle prestazioni e produzione di manufatti in materiali non convenzionali o ad alte prestazioni, in grado di permettere la progettazione, la modellazione 3D, la simulazione, la sperimentazione, la prototipazione e la verifica simultanea del processo produttivo, del prodotto e delle sue caratteristiche (funzionali e di impatto ambientale) e/o l’archiviazione digitale e integrata nel sistema informativo aziendale delle informazioni relative al ciclo di vita del prodotto (sistemi EDM, PDM, PLM, Big Data Analytics)
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la progettazione e la ri-progettazione dei sistemi produttivi che tengano conto dei flussi dei materiali e delle informazioni
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni di supporto alle decisioni in grado di interpretare dati analizzati dal campo e visualizzare agli operatori in linea specifiche azioni per migliorare la qualità del prodotto e l’efficienza del sistema di produzione
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, come la logistica di fabbrica e la manutenzione (quali ad esempio sistemi di comunicazione intra-fabbrica, bus di campo/fieldbus, sistemi Scada, sistemi Mes, sistemi Cmms, soluzioni innovative con caratteristiche riconducibili ai paradigmi dell’IoT e/o del cloud computing)
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il monitoraggio e controllo delle condizioni di lavoro delle macchine e dei sistemi di produzione interfacciati con i sistemi informativi di fabbrica e/o con soluzioni cloud
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni di realtà virtuale per lo studio realistico di componenti e operazioni (ad esempio di assemblaggio), sia in contesti immersivi o solo visuali
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni di reverse modeling and engineering per la ricostruzione virtuale di contesti reali
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni in grado di comunicare e condividere dati e informazioni sia tra loro che con l’ambiente e gli attori circostanti (Industrial Internet of Things) grazie ad una rete di sensori intelligenti interconnessi
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il dispatching delle attività e l’instradamento dei prodotti nei sistemi produttivi
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione della qualità a livello di sistema produttivo e dei relativi processi
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’accesso a un insieme virtualizzato, condiviso e configurabile di risorse a supporto di processi produttivi e di gestione della produzione e/o della supply chain (cloud computing)
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per industrial analytics dedicati al trattamento ed all’elaborazione dei big data provenienti dalla sensoristica IoT applicata in ambito industriale (Data Analytics & Visualization, Simulation e Forecasting)
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni di artificial intelligence & machine learning che consentono alle macchine di mostrare un’abilità e/o attività intelligente in campi specifici a garanzia della qualità del processo produttivo e del funzionamento affidabile del macchinario e/o dell’impianto
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la produzione automatizzata e intelligente, caratterizzata da elevata capacità cognitiva, interazione e adattamento al contesto, autoapprendimento e riconfigurabilità (cybersystem)
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’utilizzo lungo le linee produttive di robot, robot collaborativi e macchine intelligenti per la sicurezza e la salute dei lavoratori, la qualità dei prodotti finali e la manutenzione predittiva
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione della realtà aumentata tramite wearable device
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per dispositivi e nuove interfacce tra uomo e macchina che consentano l’acquisizione, la veicolazione e l’elaborazione di informazioni in formato vocale, visuale e tattile
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscano meccanismi di efficienza energetica e di decentralizzazione in cui la produzione e/o lo stoccaggio di energia possono essere anche demandate (almeno parzialmente) alla fabbrica
software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la protezione di reti, dati, programmi, macchine e impianti da attacchi, danni e accessi non autorizzati (cybersecurity)
– Software, sistemi, piattaforme e applicazioni di virtual industrialization che, simulando virtualmente il nuovo ambiente e caricando le informazioni sui sistemi cyberfisici al termine di tutte le verifiche, consentono di evitare ore di test e di fermi macchina lungo le linee produttive reali.
– Sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
– Software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
– Software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intrafabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field)
NUOVA SABATINI
Dote di 480 milioni di euro per il 2019 in arrivo per rimpolpare la Nuova Sabatini, la misura per le Pmi che garantisce un contributo pari al 3.575% del capitale preso in prestito nel caso di investimenti in beni 4.0 (2.75% per beni strumentali di altra natura). I fondi messi a Bilancio nel 2018, lo ricordiamo, erano terminati il 4 dicembre.
CREDITO D’IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO
Il credito d’imposta per spese di ricerca e sviluppo prevede l’abbassamento della quota agevolabile dal 50 al 25%. Cala anche l’importo massimo da 20 a 10 milioni per ciascuna impresa. La quota agevolabile rimane invece di 50 punti percentuali per le spese che riguardano il personale dipendente interno all’azienda direttamente impiegato nelle attività di R&S e i contratti stipulati con università, startup e Pmi innovative o enti di ricerca, quando non appartenenti allo stesso gruppo dell’impresa committente.
VOUCHER FORMAZIONE 4.0
L’incentivo è in forma di voucher a fondo perduto, per le micro e piccole medie imprese che intendano avvalersi della consulenza di un esperto per “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”.
Il voucher è pari a:
40.000 euro per le micro e piccole imprese nel limite del 50% della spesa
25.000 euro per le medie imprese nel limite del 30% della spesa.
80.000 euro per le reti d’impresa nel limite del 50% delle spese sostenute.
I contributi sono subordinati alla sottoscrizione di un contratto di servizio di consulenza tra le imprese o le reti beneficiarie e le società di consulenza o i manager qualificati iscritti in un apposito elenco che sarà istituito con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio.
Le attività formative ammesse:
big data e analisi dei dati;
cloud e fog computing;
cyber security;
sistemi cyber-fisici;
prototipazione rapida;
sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
robotica avanzata e collaborativa;
interfaccia uomo macchina;
manifattura additiva;
internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.
BLOCKCHAIN, IOT E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
È prevista l’istituzione di un Fondo per interventi destinati a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Il fondo finanzierà:
– progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia ad opera di soggetti pubblici e privati, anche esteri, nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, funzionali alla competitività del Paese;
– iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi;
– il supporto operativo e amministrativo alla realizzazione di quanto previsto alle lettere a) e b), al fine di valorizzarne i risultati e favorire il loro trasferimento verso il sistema economico produttivo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.
FONDO PER LA MICROELETTRONICA
Istituto al Ministero per lo Sviluppo Economico il Fondo per l’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione del Progetto di interesse comune europeo (Ipcei) sulla microelettronica. La dotazione ammonta a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, di 60 milioni per il 2021 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024. Si demanda ad un decreto ministeriale la definizione dei criteri per l’utilizzazione e per la ripartizione del Fondo.
DEDUCIBILITÀ DELL’IMU
La novità prevede il raddoppio della deducibilità dell’Imu al 40% per gli immobili strumentali ai fini Ires e Irpef (capannoni, negozi e laboratori). Ad oggi le imprese possono dedurre solo il 20% dell’Imu.
TASSO INAIL
Dal 2019 sarà in vigore la revisione delle tariffe da versare all’Inail per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro per il triennio 2019-2021. La norma è stata inserita nel maxiemendamento che ha riscritto la legge di Bilancio dopo il niet della Ue. Il taglio per le imprese prevede un abbattimento dei tassi medi del 32,72%. La nuova tariffa non sarà, infatti, più basata sui livelli infortunistici di vent’anni fa ma su quelli del periodo 2013-2015.
Inoltre è previsto lo slittamento del termine di versamento in prima applicazione, al 16 maggio, con una possibile unificazione delle rate.
A sostegno dei lavoratori che hanno avuto incidenti, inoltre, è previsto che l’Inail finanzi fino al 60% la retribuzione del disabile reinserito in azienda, fino alla cessazione dello stato di inabilità temporanea.
APPALTI SENZA GARA
La soglia si alza e permette alla pubblica amministrazione di affidare lavori diretti per opere da 40 a 150mila euro. Per le spese fino a 350mila euro servirà una “consultazione di tre o più operatori economici”.
ASSUNZIONI GIOVANI LAUREATI E DOTTORI DI RICERCA
La nuova norma introduce incentivi per le assunzioni di giovani laureati con 110 e lode e dottori di ricerca. L’incentivo viene riconosciuto ai datori di lavoro privati che assumeranno, dal primo gennaio al 31 dicembre 2019, con contratto a tempo indeterminato giovani laureati meritevoli. L’incentivo consiste nell’esonero dal versamento di contributi previdenziali, esclusi i premi e i contributi Inail, per un massimo di 12 mesi, a decorrere dalla data di assunzione, e di ottomila euro per ogni assunzione effettuata.
I REQUISITI DEI GIOVANI LAUREATI
– cittadini in possesso di laurea magistrale, conseguita nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019, con una votazione di 110/110 con lode e con una media ponderata di almeno 108/110, entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento dei trent’anni di età, in università statali o non statali legalmente riconosciute;
– cittadini in possesso di dottorato di ricerca, conseguito nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 e prima del trentaquattresimo anno di età in università statali o non statali legalmente riconosciute.
L’incentivo è riconosciuto anche per assunzioni part-time, sempre contratto a tempo indeterminato. Il limite massimo dell’incentivo, in questo caso, è proporzionalmente ridotto.
L’esonero dal pagamento dei contributi è riconosciuto anche nel caso di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019.
In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto avvalendosi dell’incentivo, effettuato nei 24 mesi successivi all’assunzione, determina la revoca dell’esonero dal pagamento dei contributi e il recupero delle somme corrispondenti al beneficio fruito.
INVESTIMENTI IN STARTUP
Sono previste in manovra una serie di norme che favoriscono gli investimenti nelle startup innovative. Oltre a definire in maniera migliore i Fondi di Venture Capital e i Business Angels, le principali misure sono:
– lo stanziamento di 30 milioni di euro per gli anni 2019, 2020 e 2012 e di 5 milioni di euro dal 2022 al 2025 per la costituzione, in capo al Ministero dello Sviluppo Economico, di un Fondo di sostegno al Venture Capital;
– la possibilità̀ per i Fondi di Previdenza Obbligatoria di investire in Fondi di Venture Capital;
– l’obbligo per i Pir (Piani Individuali di Risparmio) di investire il 3,5% delle loro risorse in Fondi di Venture Capital;
– l’obbligo di investire almeno il 15% delle entrate dello Stato derivanti dalla distribuzione di utili d’esercizio o di riserve sotto forma di dividendi delle società partecipate dal Mef, in Fondi di Venture Capital.
È inoltre previsto l’incremento al 40% delle detrazioni (persone fisiche) e delle deduzioni fiscali (società) per investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative.
Per favorire i fenomeni di Open Innovation e Corporate Venture Capital, qualora una società (non startup innovativa) acquisisca il 100% di una startup innovativa e lo detenga per almeno 3 anni, la deduzione fiscale passa dal 30% al 50%.
SANATORIA DELLE CARTELLE
Prevista una sanatoria delle cartelle, che prevede saldo e stralcio ed è rivolta ai contribuenti in difficoltà economica: per chiunque si trovi in una situazione grave e comprovata, sarà possibile regolarizzare la propria posizione a costi ridotti. L’estinzione dei debiti avverrà in base a diverse percentuali a seconda della situazione economica: si pagherà il 16% per redditi fino a 8.500 euro, il 20% fino a 12.500 euro e il 35% fino a 20mila euro. Inoltre, il pagamento avverrà senza sanzioni entro il 30 novembre 2019.