Vertice tra comuni e Regione: avanza il raddoppio della Milano-Mortara

Un confronto giudicato «proficuo». Nel quale si è cercato di porre un ulteriore tassello in un percorso che dovrà condurre – è la speranza di un intero territorio – verso la nascita del tanto atteso secondo binario. Nel pomeriggio di martedì 27 novembre i rappresentanti dei comuni della tratta Milano-Mortara non ancora oggetto del raddoppio hanno incontrato Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia: per Vigevano erano presenti il sindaco Andrea Sala e il vicesindaco Andrea Ceffa, per Parona il vicesindaco Massimo Bovo, per Mortara il primo cittadino Marco Facchinotti, per Abbiategrasso il sindaco Cesare Nai.

Punto focale la richiesta di estensione delle linea S9 da Albairate a Mortara proposta dagli stessi amministratori locali. Assente in questa circostanza il presidente della Regione, Attilio Fontana: «Con lui ci incontreremo a gennaio – sottolinea Sala – in questa fase è stato importante rapportarci con l’assessore competente e con il dirigente del settore. Un incontro altamente professionale, nel quale abbiamo espresso le ragioni della nostra posizione. Ci siamo chiesti come mai questo tema, pur presente nel contratto tra Stato e Regione, non ci sia invece in quello tra MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ndr) e Rete Ferroviaria Italiana». La volontà della Regione, in tal senso, è quello di andare a riprendere quest’ultimo documento, riguardante le priorità del Ministero. «I nostri interlocutori – prosegue il sindaco di Vigevano – hanno preferito ragionare in termini di raddoppio della linea più che di Suburbana, pur concordando con noi relativamente all’estensione della linea. Il punto centrale, e su questo siamo d’accordo, riguarda l’infrastruttura, che va “portata a casa”». Cosa ci vada poi a correre sopra è un discorso che può essere affrontato in un secondo momento. «Il messaggio chiaro è che la Regione ha spostato la causa dei comuni della tratta e vuole che venga modificato il contratto tra Mit e Rfi, perché il raddoppio rappresenta una priorità».

UN FUTURO SGUARDO AL PIEMONTE
Sulla medesima lunghezza d’onda il primo cittadino di Mortara: «L’ente ha apprezzato la presenza di tutti i comuni, che stanno facendo rete – sottolinea Facchinotti – e ha rimarcato di essere in linea con noi. In questi incontri, poi, si aprono spesso finestre interessanti, ad esempio non è stato escluso in futuro un collegamento diretto tra Milano e il Piemonte, in particolare l’area di Casale Monferrato. Un’idea che ritengo possa avere una certa valenza. Al di là dei disservizi quotidiani, a proposito di treni mi sono impegnando anche sul fronte della sicurezza, è importante una presenza giornaliera di agenti in stazione. È per questo che sta nascendo una relazione, prodotta in sinergia con Prefettura, Questura e Polizia ferroviaria, da inviare al Ministero competente».

SERVONO INVESTIMENTI VERSO IL TERRITORIO
Sempre per quanto concerne la Regione, diamo infine conto di un ulteriore incontro, tenutosi nella mattinata di ieri. Sindaci e amministratori locali dei Comuni di Cozzo Lomellina, Albonese, San Giorgio Lomellina, Castello d’Agogna, Sant’Angelo Lomellina, Palestro, Vigevano, Sannazzaro, Zeme, Nicorvo e Candia sono stati ricevuti, a margine dei lavori della seduta d’aula, dal presidente dell’assemblea regionale Alessandro Fermi, su iniziativa del consigliere regionale Ruggero Invernizzi. L’occasione per porre sul tavoli tematiche rilevanti per l’intero territorio, a partire dagli stessi trasporti ferroviari fino all’inadeguatezza di investimenti e di risorse destinate alla Lomellina