Trecento imprese a Varese al centro congressi Ville Ponti nella serata di giovedì 25 ottobre. Duecento nelle tappe di Gallarate (18 ottobre, nella sede di viale Milano 69) e Saronno (23 ottobre, Starhotel Grand Milan). È stato un successo oltre ogni aspettativa e rilevante il roadshow promosso da Confartigianato Varese-Artser per accompagnare le imprese nella rivoluzione della fatturazione elettronica – che sarà obbligatoria in tutti i rapporti B2B e B2C dal primo gennaio prossimo – attraverso una piattaforma nuova, esclusiva e studiata appositamente per le Pmi: eBox.
Un secondo step dopo la presentazione pubblica della web app realizzata da Confartigianato-Artser per «trasformare l’obbligo della fatturazione elettronica in una opportunità di digitalizzazione reale e concreta» ha spiegato ieri sera (giovedì 25 ottobre) il direttore generale Mauro Colombo, sul palco di Varese insieme alla manager Fisco e Contabilità, Michela Cancian e alla chief manager Marketing e Commerciale Elena Ambrosoli.
«Abbiamo scelto, come azienda, di fare per primi un investimento sulla fatturazione elettronica in prospettiva presente e futura e abbiamo capito che, dalla parte degli imprenditori, l’interesse è altissimo così come la consapevolezza delle chance che questo cambiamento quasi storico potrà portare a ciascuno, se colto nella giusta prospettiva» ha proseguito Colombo che, sempre insieme agli esperti di Confartigianato-Artser si prepara all’ultima tappa di formazione-informazione, in programma a Vigevano (Teatro Cagnoni). Perché la società di servizi Artser dalla fine dello scorso anno ha aperto una finestra di lavoro anche con le aziende della Lomellina.
La fatturazione elettronica, come dispone la normativa, sarà obbligatoria a far data dal primo gennaio 2019 per tutte le aziende, sia nei rapporti con i clienti che con i privati. Uniche eccezioni: i contribuenti che applicano il regime di vantaggio dei minimi e quello forfetario ma anche le fatture da e per l’estero. Rimane tuttavia l’obbligo di ricevere le e-fatture, e questo allarga a oltre sessantamila le imprese della provincia interessate alla novità.
Per una fattura elettronica, una volta archiviate carta e penna, sarà necessario utilizzare un nuovo “sistema di scrittura” (ovvero il cosiddetto .xml) e interagire con il neonato postino digitale dell’Agenzia delle Entrate, lo Sdi (Sistema di Interscambio). La piattaforma eBox, alla quale si potrà accedere direttamente dalla homepage del sito di Confartigianato-Artser (www.artser.it) attraverso username e password riservate, offrirà tutti gli strumenti per compilare e inviare nel modo corretto la fattura così come per archiviare i documenti in modo sicuro e per certificare gli invii delle fatture. Ebox saprà interagire anche con eventuali piattaforme gestionali già in uso da parte delle aziende.
«Le preoccupazioni iniziali degli imprenditori non mancano, e le registriamo soprattutto prima dell’inizio degli incontri, ma altrettanto chiara emerge la volontà delle Pmi di investire in modo propositivo sulla novità, iniziando ad utilizzarla già prima che scatti l’obbligo. Ovvero sin dalle prossime settimane» la conferma di Ambrosoli e Cancian. È per rispondere a questi bisogni – anche immediati – che, dietro eBox, è stato attivato un canale di collegamento diretto con commercialisti ed esperti fiscali e gestionali di Confartigianato–Artser. Sul sito, chiunque potrà rintracciare l’apposito form dal compilare per richiedere informazioni, incontri personalizzati o chiarimenti.
«Un doppio canale, digitale e personale/professionale, fondamentale in un momento di crescita e sviluppo dell’impresa – prosegue Colombo – eBox è uno strumento intelligente, in continuo sviluppo, che dialoga, interagisce e moltiplica dati, informazioni e servizi a disposizione delle imprese. Ma, al contempo, ha dietro di sé tutta la professionalità dei commercialisti e degli esperti fiscali e gestionali di Artser nei processi di accompagnamento dell’impresa: saranno loro ad occuparsi, per conto degli imprenditori, di tutto ciò che avviene dal momento della fattura in poi».
D’altro canto, il ruolo dell’intermediario è previsto per la fattura elettronica così come per la fattura elettronica cartacea o tradizionale.
«EBox è una piattaforma permanentemente in sviluppo e saranno gli stessi utenti, con l’utilizzo, a poterci suggerire eventuali evoluzioni: anche per questo chiediamo oggi alle imprese di affrontare con decisione questo passaggio senza demandarlo ad altri. È l’opportunità di un processo di digitalizzazione semplice» conclude Colombo. Senza contare che eBox, accanto alla creazione e conservazione nel tempo delle fatture, consentirà agli imprenditori di visualizzare in tempo reale la gestione aziendale (costi e ricavi) e di avere una garanzia di alert specifico per ogni scadenza.
«I guadagni sono molteplici, a partire dal tempo (che si potrà risparmiare), dallo spazio (che non si dovrà più occupare) e dai percorsi di formazione e/o assistenza personalizzate a seconda del livello di preparazione ai quali si potrà accedere». In particolare: informatica di base, formazione tecnica all’utilizzo di eBox, affiancamento degli esperti di Confartigianato.
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