Lo spesometro light parte dalla proroga

La trovate sul sito dell’Agenzia delle Entrate – www.agenziaentrate.gov.it – ed è a disposizione delle imprese per avere, finalmente, un rapporto meno complicato con il Fisco. Si tratta della bozza del provvedimento nel quale si trovano le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle relative variazioni. In una parola, il cosiddetto “spesometro”. Le novità che interessano le aziende sono numerose, a partire dalla proroga della scadenza del 28 febbraio.

LA PROROGA DEI 60 GIORNI
Per permettere agli operatori di acquisire le nuove indicazioni e le nuove regole, in applicazione dello Statuto del contribuente (per la prima volta dal lontano 2000), la scadenza dell’invio dei dati delle fatture del secondo semestre 2017, e delle integrazioni (senza sanzioni) delle comunicazioni relative al primo semestre dello scorso anno (nel caso in cui fossero stati commessi degli errori nell’ottobre 2017, quando prese il via la nuova procedura di invio), è spostata al 60esimo giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento definitivo. Per ora nulla di certo sulla nuova scadenza che, però, potrà cadere tra marzo e aprile.

LO “SPESOMETRO LIGHT” E LE FATTURE INFERIORI AI 300 EURO
Il nuovo strumento appare più semplice e snello perché i dati da inviare sono stati ridotti. Infatti, per il contribuente sarà facoltativo compilare i dati anagrafici di dettaglio delle controparti e sarà possibile comunicare solo i dati del documento riepilogativo registrato, anziché i dati dei singoli documenti, per le fatture emesse e ricevute di importo inferiore a 300 euro. I contribuenti che hanno utilizzato un software di mercato per la predisposizione della comunicazione del primo semestre 2017 e non intendono modificarlo, potranno continuare a compilare la comunicazione secondo le previgenti regole tecniche (retro-compatibilità).

Per ogni documento riepilogativo delle fatture emesse, si dovranno comunicare:

  • il numero e la data di registrazione del documento
  • la partita IVA del cedente/prestatore
  • la base imponibile
  • l’aliquota IVA applicata e l’imposta ovvero, ove l’operazione non comporti l’annotazione dell’imposta nel documento, la tipologia dell’operazione.

I dati da comunicare per ogni documento riepilogativo delle fatture ricevute, sono:

  • il numero e la data di registrazione del documento
  • la partita IVA del cessionario/committente
  • la base imponibile
  • l’aliquota IVA applicata e l’imposta ovvero, ove l’operazione non comporti l’annotazione dell’imposta nel documento, la tipologia dell’operazione.

I SOFTWARE SI FANNO IN DUE
La semplificazione del nuovo spesometro passa anche dalle tecnologie messe a disposizione dei contribuenti. Per la fase di predisposizione e trasmissione della comunicazione, l’Agenzia delle Entrate – con il provvedimento del 19 gennaio 2018 – ha deciso di mettere a disposizione sul proprio sito due nuovi software gratuiti: uno per il controllo della comunicazione dei dati delle fatture e un altro per la compilazione della suddetta comunicazione. Questi si aggiungeranno ai servizi già disponibili nel portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia. Inoltre, è aggiornata la piattaforma digitale Desktop Telematico con le funzionalità di controllo anche della comunicazione dei dati delle fatture.
I contribuenti che hanno utilizzato un software di mercato per la predisposizione della comunicazione del primo semestre 2017 e non intendono modificarlo, potranno continuare a compilare la comunicazione secondo le previgenti regole tecniche.

SI ALLINEANO I TERMINI
Secondo quanto previsto dalla bozza, i termini per l’invio della comunicazione sono allineati a quelli della comunicazione obbligatoria. Anche chi esercita l’opzione, infatti, potrà decidere se inviare con cadenza trimestrale o semestrale le comunicazioni delle fatture riferite alle operazioni del 2018.