Il cancro rappresenta la causa principale dei decessi sul lavoro nell’UE ed è il più grande killer sul posto di lavoro. Ecco allora arrivare dopo dieci anni, la revisione delle normative sugli agenti cancerogeni e mutageni con regole UE più severe per proteggere meglio i lavoratori dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni sul luogo di lavoro.
Le nuove regole saranno in vigore dal 17/01/2018.
Aggiunte 11 sostanze cancerogene all’elenco delle sostanze pericolose e rivisti i valori limite per due dei prodotti già inclusi nell’elenco.Limiti di esposizione ridotti: sono stati fissati limiti di esposizione professionale (cioè la quantità massima di sostanze nocive espressa in milligrammi per metro cubo d’aria) alla quale i lavoratori possono essere esposti, per:
- dieci agenti chimici: ossido di propilene, butadiene, 2-nitroproprano, acrilammide, bromoetilene, bromuro di vinile, composti del cromo esavalente, ossido di etilene, idrazina e o-toluidina
- le fibre ceramiche refrattarie e la polvere di silice cristallina, prodotta dall’estrazione, dal taglio o dalla frantumazione di materiali come calcestruzzo, mattoni o rocce.
La nuova legislazione rivede inoltre i limiti di esposizione per due sostanze già incluse nell’elenco:
- le polveri di legno duro (prodotte dal taglio del legno)
- il cloruro di vinile monomero (principalmente utilizzato per produrre PVC)
I datori di lavoro avranno l’obbligo di individuare e valutare i rischi per i lavoratori esposti a queste sostanze e adottare misure preventive.
Entro il primo trimestre del 2019 la possibilità di includere nell’elenco delle sostanze pericolose anche quelle tossiche per la riproduzione, vale a dire le sostanze che hanno effetti sulla funzione sessuale e la fertilità.
Le nuove norme prevedono inoltre la possibilità di proseguire la sorveglianza sanitaria dopo la fine dell’esposizione, per tutto il tempo necessario a salvaguardare la salute dei lavoratori.