Sono stati venti gli Artigiani lomellini in attività da almeno trent’anni che hanno ricevuto il “Premio Fedeltà al Lavoro 2017”
Si è tenuta domenica 1° ottobre presso la Sala Contrattazione Merci di Mortara, la 31° edizione del Premio Fedeltà al Lavoro Artigiano, arricchito dalla presenza e dagli interventi del Vice Presidente nazionale di Confartigianato Domenico Massimino, del Presidente di Confartigianato Varese Davide Galli, del Presidente di Ance Pavia Alberto Righini, di Andrea Astolfi Presidente del Polo Logistico di Mortara, e coronato dalla partecipazione di numerose autorità, tra cui la Vice Presidente della Provincia, Milena D’Imperio, i Sindaci e Vicesindaci dei comuni di Mortara e Vigevano, il Segretario Generale di Confartigianato Lombardia Enzo Mamoli, oltre ai maggiori rappresentanti delle realtà produttive ed istituzionali lomelline.
Con questa manifestazione Confartigianato Imprese Lomellina ha voluto dare testimonianza della forza e della tradizione dei piccoli imprenditori, creatori di benessere e di ricchezza non solo economici e di lavoro, vera spina dorsale del tessuto imprenditoriale del nostro territorio lomellino.
La giornata si è aperta con l’intervento del Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, Luigi Grechi che ha reso omaggio a tutti gli imprenditori artigiani che con coraggio e non poche difficoltà, nel lontano 1987 hanno cominciato la loro attività di lavoro autonomo, ed ancora oggi sono presenti nel mercato a testimonianza dell’impegno e dei valori che il comparto artigiano esprime.
“Questi nostri colleghi che oggi ricevono il premio – ha affermato Grechi – sono qui a raccontare un pezzo di storia del variegato mondo che è l’artigianato, un mondo ricco di passato, ma anche rivolto con lo sguardo al futuro”.
Grechi ha ricordato come in questa festa dell’artigianato “…l’Associazione sia come sempre a fianco delle imprese, per rispondere ai loro bisogni che non sono solo la richiesta di aiuti, di stimoli, di affiancamento nell’apprendere e nello sperimentare le nuove tecnologie, ma anche l’assoluta necessità di operare in un contesto sereno, senza intoppi, senza i cavilli burocratici che frenano il loro lavoro”.
“La nostra azione di tutela e rappresentanza, dedicata a questo grande e variegato mondo di imprenditori – ha proseguito Grechi – si è evoluta insieme ad esso, per rispondere in modo sempre più competente ed adeguato ai mutati bisogni degli imprenditori, delle loro famiglie e dei loro collaboratori”. “In modo altrettanto analogo sono pronti ad affrontare le sfide poste dalla c.d. “Industria 4.0” , che noi preferiamo chiamare “Impresa 4.0”: una rivoluzione mondiale che applica la digitalizzazione all’economia e alla società, cambiando il modo di produrre e vendere, connettere i mercati”.
“Gli obiettivi di sviluppo del Piano Calenda – ha evidenziato il Presidente Grechi – potranno, a ns. parere, essere raggiunti solo a condizione che si mantenga e si allarghi la sua operatività a tutte le imprese, e quindi alla micro e piccole imprese e alle imprese artigiane, perché Noi dell’artigianato la digitalizzazione l’avevamo già avviata, i nostri makers sono attivi da anni e le nostre Associazioni hanno già creato servizi avanzati, ancora prima che sia chiamassero Digital Innovation Hub; cito ad esempio la splendida realtà del FaberLab di Tradate degli amici e colleghi della consorella di Varese, con i quali collaboriamo da tempo”.
Approssimandosi la data del 22 ottobre, nella quale saremo chiamati ad esprimerci sul “Referendum per l’autonomia” in Lombardia, Grechi ha voluto esprimere alcune considerazioni come rappresentante di Organizzazione di Categoria. “Il contesto di straordinario e rapido cambiamento a tutti i livelli – economico, sociale, globale – impone la necessità di una modifica dell’assetto istituzionale. Tale necessità non può essere motivata dalla logica degli “interessi di parte” ma, più ambiziosamente, da un posizionamento ottimale del nostro paese e dei territori all’interno della nuova competizione globale ponendo le basi per la creazione di condizioni ottimali per lo sviluppo economico e sociale della nostra regione”.
Sul tema dell’assetto delle autonomie il leader di Confartigianato Lomellina ritiene fondamentale muoversi nella più ampia prospettiva del federalismo, di un federalismo possibile e sostenibile. “Una maggiore autonomia della nostra regione è un’esigenza sentita dal sistema delle imprese lombarde, non per questioni di natura ideologica ma come necessità di dare vita ad un assetto istituzionale più funzionale per favorire lo sviluppo economico e sociale. Conseguentemente, tramite l’azione della nostra Federazione Regionale – ha proseguito Grechi – intendiamo contribuire alla definizione di una proposta di merito complessivo con cui confrontarsi con il Governo, avendo come unico obiettivo lo sviluppo complessivo ed armonico della nostra regione”.
Grechi si è poi soffermato su alcuni aspetti concernenti la “Legge di Bilancio 2018,” in particolare sull’apprendistato “è nostro parere che vi sia la necessità di una serie di priorità su tali aspetti, che potrebbero contribuire a sostenere gli sforzi dell’ampia platea di imprenditorialità rappresentata nei settori del terziario e dell’artigianato”.
L’altra questione ha invece riguardato gli aspetti fiscali.
“A nostro parere – ha aggiunto – è possibile ridurre il carico di tasse su imprese e lavoro, con misure di revisione della spesa pubblica improduttiva, con il riordino delle spese fiscali, eliminando quelle non più giustificate da esigenze sociali ed economiche o quelle che duplicano programmi di spesa pubblica, contrastando inoltre, in modo efficace, l’evasione fiscale”.
“Ciò che ci attendiamo, nell’ambito del piano di riduzione dell’abnorme carico fiscale che grava sulle imprese, sono quelle misure annunciate e non ancora realizzate: l’aumento della franchigia dell’IRAP, la deducibilità completa dell’IMU pagata sugli immobili produttivi, l’accorpamento di IMU e TASI”.
Un ultimo pensiero Grechi lo ha speso sul ruolo che i cosiddetti “corpi sociali intermedi” svolgono in favore dei propri rappresentati e come debbano essere inquadrati nel contesto istituzionale del nostro Paese.
Per il leader di Confartigianato Lomellina, per riacquisire piena e forte rappresentatività la strada da percorrere è quella di essere un soggetto sociale che opera accanto e per le imprese, un attore riconosciuto da tutta la comunità, un soggetto di lobby competente ed intelligente, capace di mettersi in mezzo negli snodi tra mercato/pubblica amministrazione e impresa, capace di attivare e costruire alleanze sociali. Grechi ritiene altresì importante la ripresa dell’azione di proposta e protesta della nostra Confederazione a livello sia regionale che nazionale, per evitare che nei territori non venga percepito il lavoro quotidiano di chi a Milano e a Roma rappresenta i nostri associati nei confronti di una politica che rimane distante e sorda alle esigenze delle imprese da noi rappresentate.
Il secondo riconoscimento, costituito dalla Borsa di Studio in memoria di Angela Picchi, responsabile dell’Ufficio Soci della sede di Mortara, prematuramente scomparsa nel gennaio del 2005, è stato assegnato a Irene Grandi, allieva della classe 4ªE dell’Istituto Professionale di Stato «Ciro Pollini» Indirizzo «Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari», per l‘ impegno costante profuso sia nelle discipline teoriche sia in quelle pratiche di indirizzo, applicandosi con ammirevole costanza e manifestando disponibilità all’attività scolastica in qualsiasi disciplina.
Un particolare riconoscimento e ringraziamento è stato tributato alla collaboratrice di Confartigianato Imprese Lomellina, Laura Invernizzi, operante presso la delegazione di Mortara che – come per gli imprenditori premiati – ha iniziato la propria collaborazione con la struttura associativa nel lontano 1987.