Una delegazione formata da oltre venticinque rappresentanti di Confartigianato Imprese Lomellina ha partecipato lo scorso 20 maggio all’Assemblea annuale della Confederazione in EXPO.
Ad aprire i lavori il messaggio del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e i saluti in sala del Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha accolto gli artigiani giunti in EXPO per la prima assemblea di un’Organizzazione imprenditoriale nel contesto dell’Esposizione Universale.
Accorata la relazione del Presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Merletti, che ha toccato diversi punti d’interesse per il comparto, dall’importanza crescente dell’export alla necessità di politiche che sostengano i piccoli imprenditori nell’approccio ai mercati internazionali e sul mercato interno.
Appassionato l’appello al Ministro Maurizio Martina, intervenuto all’Assemblea in rappresentanza del Governo, sulla difesa in Europa del Made in e sull’importanza delle associazioni d’impresa e dei corpi intermedi.
Particolarmente apprezzato dal migliaio di imprenditori che hanno affollato l’EXPO Center la priorità indicata al Governo del taglio delle tasse per incentivare la ripresa.
«Condivido particolarmente l’affondo sull’apprendistato cannibalizzato dal Jobs Act – spiega il Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, Luigi Grechi – Occorre ridurre la distanza che separa la scuola dal mondo del lavoro e per le nuove generazioni sono sempre più scarse le occasioni di conoscenza della realtà imprenditoriale. L’apprendistato, per l’artigianato, rappresenta molto di più di un semplice contratto di lavoro agevolato: è parte della nostra storia e rappresenta la possibilità di creare un legame tra il presente e il futuro delle giovani leve».
«Altrettanto nodale mi pare il richiamo all’apertura dei rubinetti del credito in favore degli artigiani e dei piccoli imprenditori – incalza il Segretario generale, Roberto Gallonetto – Nonostante l’iniezione di risorse della Banca Centrale Europea, quest’anno i prestiti alle piccole imprese sono diminuiti ancora. Quantità e qualità del credito bancario rimangono inadeguate rispetto alle necessità espresse dalle aziende, ma per far risalire il PIL tutti devono fare la propria parte, a cominciare dagli Istituti di credito che non possono far mancare il carburante indispensabile a ridare slancio al sistema imprenditoriale.