Cambio al vertice del comitato intercategoriale per Vigevano e la Lomellina con il presidente di Confartigianato Lomellina, Luigi Grechi, che raccoglie – in un’ottica di continuità – il mandato del delegato di Confindustria Alberto Cazzani e si prepara ad un anno in prima linea a sostegno della Lomellina, perché «il tempo perso sino a oggi venga rapidamente, e qualitativamente, recuperato».
In occasione del rinnovo della presidenza del Comitato Intercategoriale e vista la grande sfida che il distretto meccano calzaturiero vigevanese dovrà affrontare per uscire dall’emergenza pandemica, che ha duramente colpito i settori trainanti del nostro territorio, Maria Vittoria Brustia – Presidente di Zona di Assolombarda – ha individuato nella figura del dr. Massimo Martinoli il prossimo componente del Comitato per la parte industriale.
In conseguenza di tali avvicendamenti, la squadra che affiancherà il Presidente Luigi Grechi nella realizzazione del programma del Comitato Intercategoriale, oltre al citato Massimo Martinoli, sarà composta da: Ing. Alberto Righini in rappresentanza di ANCE Pavia, Renato Scarano per Ascom-Confcommercio Vigevano e Ing. Alberto Lasagna quale delegato di Confagricoltura Pavia.
Il Comitato Intercategoriale ha ormai una valenza territoriale ben definita: costituito a inizio anni Novanta con l’obiettivo di rappresentare in modo unitario le tematiche del mondo del lavoro e del fare impresa sui tavoli istituzionali e politici, oggi è una voce autorevole, compatta, espressione di Confartigianato e Confindustria, appunto, così come di Confcommercio, Ance e Confagricoltura.
«Una sola voce ci dà forza e ci dà modo di uscire da confini del nostro territorio per portarne le istanze ai livello provinciale, regionale e nazionale» sottolinea Grechi, che non nasconde un certo disappunto per come si sta delineando il contesto socioeconomico della Lomellina. «Siamo in un tempo congelato, la realizzazione delle infrastrutture langue da anni purtroppo, non abbiamo più rappresentanza nella giunta di Regione Lombardia e la crisi economica non ha intenzione di farci sconti: qualcosa, evidentemente, non va. Un certo immobilismo istituzionale e politico, che contempla naturalmente positive eccezioni, non fa altro che schiacciare la Lomellina, e la provincia di Pavia, al muro. E oggi essere la periferia di una periferia debole è una condizione della quale tutti debbono farsi carico, per invertire rapidamente la china».
Con Grechi presidente-portavoce, il Comitato proseguirà ad agire su due fronti. Quelli “strutturali”, innanzitutto, che prevedono proposte e osservazioni in caso di revisione dei Pgt – con l’occhio attento alle istanze dei settori produttivi e commerciali – e che annoverano manifesti d’intenti da sottoporre a coloro che si candidano a rappresentare i territori locali. Il prossimo ente ad affrontare la battaglia delle urne sarà l’ente provincia. E il comitato è pronto a fare la sua parte.
L’altro fronte è quello tematico, attraverso il quale il Comitato focalizza la forza della sua rappresentatività e rappresentanza a supporto di iniziative ritenute importanti per il rilancio del sistema economico.
Spiega Grechi: «In cima alle nostre priorità figurano le infrastrutture. Le stesse, si badi bene, che chiediamo dalla fondazione del Comitato. E questo dovrebbe far riflettere più di una istituzione». Il riferimento è alla Vigevano-Malpensa, al Ponte sul Ticino e al potenziamento della ferrovia Milano-Mortara.
«Occhi puntati anche sulla Broni-Mortara, per la quale respingiamo soluzioni fantasiose come la bretella tra Oltrepò e Lomellina e ribadiamo che il progetto originale deve rimanere il faro di ogni progettualità: prima di fantasticare su ipotesi improbabili – è l’appello di Grechi – è bene che le istituzioni competenti e il mondo della politica si confrontino con noi».
Non meno peso nell’agenda di Grechi rivestono l’attenzione alle imposte (da calmierare in un momento di difficoltà economiche) e il rilancio dell’attrattività, sulla quale altri territori hanno saputo programmare, e agire, con maggiore efficacia.
Su Vigevano c’è poi il tema delle iniziative di collaborazione pubblico privato sulle quali è già stata avanzata l’ipotesi di creare un polo-tecnologico calzaturiero, decisivo per avvicinare le aziende ai processi di innovazione e digitalizzazione.
«Come si vede – aggiunge Grechi – la nostra volontà di fare non manca. Siamo pronti ad esprimere progettualità, idee, suggerimenti, forme di collaborazione e iniziative anche forti per far sentire la voce della Lomellina». Il presidente di Confartigianato Lomellina, e del Comitato Intercategoriale, ricorda in proposito il documento stilato per le recenti elezioni amministrative, «condiviso dalla maggioranza dei candidati sindaci». «Un documento del quale, a questo punto, andremo a verificare lo stato di avanzamento». Fondamentale per il Comitato sarà anche porre con forza le istanze della Lomellina nel dibattito elettorale per la provincia così come «far passare chiaro il messaggio che le categorie produttive vogliono un territorio capace di contare di più, di farsi ascoltare e di avere un peso specifico nell’attuazione di tutte le azioni finalizzati a rafforzare la nostra economia».
Insomma, il programma è carico di ambizioni e misto alla rabbia di chi propone ma spesso, troppo spesso, si ritrova solo nel quotidiano, difficile, mestiere di fare impresa.