Dici Brexit e pensi al lungo e complesso travaglio diplomatico che ha portato, il 24 dicembre scorso, ad un accordo “morbido” e concertato tra Regno Unito ed Europa, schivando l’entrata in vigore di dazi e il contingentamento per le merci. Dici Brexit e pensi al quinto mercato di riferimento dell’export italiano, che oltre Manica invia “Made In” per un valore di oltre 20 miliardi di euro.
Dici Brexit e pensi al nuovo che avanza, da scoprire, indagare e comprendere per trasformare il cambiamento in opportunità di business. È seguendo questa prospettiva di sviluppo che il servizio estero di Confartigianato Artser ha organizzato un appuntamento dedicato alle prospettive della “nuova” Gran Bretagna, quella del “dopo 24 dicembre”.
L’appuntamento sulla piattaforma Zoom è per il 25 febbraio, dalle 15 alle 16, con il webinar “Il mercato del Regno Unito: non solo Brexit” al quale interverranno Ben Greenwood, console generale britannico incaricato e direttore Department for International Trade Italia, di Cameron Ballester, primo segretario affari europei dell’Ambasciata britannica e di Matteo Campari del servizio estero di Confartigianato Artser.
In ballo ci sono praterie enormi da esplorare per le aziende italiane, della provincia di Varese e della Lomellina: basti pensare che l’export in Gran Bretagna vale l’1,4% del Pil e che, negli ultimi cinque anni, è aumentato del 3%.
COMPRENDERE DOVE SI VA PER SFRUTTARE LE OPPORTUNITA’
Spiega Campari: «Con questo webinar vogliamo aiutare le imprese a comprendere come si muoverà il Regno Unito e come si riposizionerà sul mercato globale, per comprendere quale atteggiamento avrà nei confronti dei partner vecchi e nuovi».
Tre saranno, infatti, le sessioni del webinar. La prima a cura di Greenwood, che approfondirà il tema “Doing business with the UK: opportunities and forward look”. La seconda affidata a Ballester che si concentrerà su “Il commercio dopo Brexit è ora una nuova realtà: cosa prevede l’accordo e riflessi operativi per le imprese”. Seguirà una terza sessione dedicata alle domande, che potranno essere anticipate contestualmente all’iscrizione al webinar (si prega di compilare il modulo sottostante).
Prosegue Campari: «L’Italia è il primo paese Ue esportatore nel Regno Unito nei settori abbigliamento, calzature e pelle e il secondo per mobili, ma i margini sono amplissimi e vogliamo esplorarli a beneficio delle imprese, grazie al supporto di un rappresentante del Governo britannico che ci potrà aiutare a capire che progetti di collaborazione si vanno delineando e quali strategie di mercato si stagliano all’orizzonte».
NON FERMARSI DAVANTI AGLI ADEMPIMENTI
Le chance, assicura Campari, ci sono. Basti pensare ai temi della sostenibilità e della sanità, che aprono prospettive di collaborazione per le aziende del settore. E non si dimentichino i tanti centri di ricerca e sviluppo che, nel Regno Unito, inizieranno a cercare nuove sinergie.
La partita è tutta da giocare, e in campo bisognerà esserci sin dal primo minuto: il rischio di rimanere in panchina da osservatori è troppo alto, azzarda Campari: «La fame di approvvigionamenti sarà altissima e non bisognerà farsi bloccare dagli adempimenti ai quali si sarà assoggettati. Le aziende dovranno avere la capacità e la flessibilità di adattarsi a un momento complicato, così come è normale che sia nell’ambito dell’economia mondiale e del commercio estero. In alternativa, ci sarà sempre qualcun altro pronto a prendere il nostro posto».
Per questo il servizio estero si muove da mesi per fornire tutte le indicazioni utili a interfacciarsi con il Regno Unito e sul portale www-artser.it sono riportati i documenti necessari a gestire la situazione applicando in maniera più che ferrea le normative esistenti. «Noi stessi siamo a disposizione per consulenze e supporto agli imprenditori, perché l’obiettivo è cogliere le energie di mercato che si libereranno ed essere pronti a sfruttarne le opportunità prima e meglio degli altri».
Il mondo post Brexit a portata di webinar, dunque. Con una postilla: tante porte si stanno per aprire, bisogna trovare il modo, e le strategie, adatte ad entrare per primi.
Per iscriversi compilare il modulo.
Ricevi subito nella mail indicata l’indirizzo alla piattaforma Zoom per il collegamento all’evento del 25/2/21 alle ore 15.00.