Patto di stabilità: il commento di Bellati

I comuni pronti a sforare per salvare le imprese.
Il Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina Bellati:
“Un atto di coraggio e responsabilità, che darebbe sollievo in particolare al settore dell’edilizia"

Lo ha confermato in un’intervista questa mattina ad Omnibus su La7, Graziano Delrio, Presidente dell’Anci: i comuni italiani sono pronti a sforare il patto di stabilità per pagare le imprese e salvarle così dal fallimento, attraverso ordinanze urgenti o delibere di giunta cha autorizzino i pagamenti.

“Ogni giorno tre imprese chiudono per colpa dei ritardi nei pagamenti e non si può aspettare oltre”, ha ribadito Delrio.

Nella giornata di oggi l’Ufficio di presidenza dell’Anci ratificherà la decisione dei sindaci, che rischiano sanzioni  nella forma di tagli ai trasferimenti e blocchi alle assunzioni, oltre che di dover rispondere per danno erariale.

“Si tratta di un atto di coraggio e responsabilità”,  commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina Stefano Bellati “Anche Confartigianato è tra i firmatari dell’appello dei sindaci: siamo convinti che, in una situazione di emergenza quale è l’attuale, questa sia l’unica risposta possibile in assenza di un decreto legge in materia da parte del Governo. Il bene delle imprese è il bene dell’economia nazionale, e non servono leggi sui pagamenti della PA se poi le stesse Istituzioni non sono messe nelle condizioni di poterle rispettare. Tra l’altro, secondo un calcolo del nostro Osservatorio, solo in Lombardia, i comuni hanno incassato oltre 750 milioni di Euro quale extra gettito derivante dall’applicazione di aliquote IMU superiori all’aliquota base: si tratta di una risorsa di liquidità importante che potrebbe essere utilizzata proprio per pagare i fornitori dei comuni”.

La quota di pertinenza dei comuni di tutti i mancati pagamenti delle PA si attesta intorno al 10%, per un totale di 8/9 miliardi. Tra le maggiori voci di spesa per i Comuni risultano tra l’altro essere le spese per beni e opere immobiliari (sono pari al 17% del totale e al 77,9% delle spese in conto capitale): significa quindi che, se l’azione proposta dai sindaci si concretizzerà, i pagamenti potrebbero dare sollievo a uno dei settori in maggiore crisi, quello dell’edilizia.