Ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie, friggitorie e take-away come si devono comportare alla luce delle misure introdotte dal Governo con il Dpcm del 26 aprile 2020?
Confartigianato ritiene si debbano chiarire alcuni concetti che potrebbero essere oggetto di interpretazioni soggettive. Vediamoli:
- A partire da lunedì 4 maggio, oltre alla consegna a domicilio tutte quelle attività che rientrano nel codice Ateco 56 potranno vendere con modalità di asporto. Per esempio: bar, ristoranti gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie, friggitorie, take-away…
Le consegne a domicilio: devono avvenire nel rispetto delle normative igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Le procedure di autocontrollo (manuale HACCP) devono essere aggiornate ed il personale addetto alle consegne deve essere adeguatamente formato.
Il mezzo di trasporto: nelle procedure di autocontrollo, devono essere previste la lista dei mezzi utilizzati e le specifiche condizioni di pulizia e di igiene dei mezzi. Se si ricorre a società esterne, queste devono risultare registrate presso la Asl come imprese di trasporto, e il personale deve risultare adeguatamente formato riguardo alle procedure igieniche, comprese le procedure igieniche relative ai mezzi di trasporto.
- La consegna deve avvenire solo se vengono adottate tutte le misure precauzionali già adottate dalle attività di commercio al dettaglio: rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’uso delle mascherine
- Vietato il consumo sul posto dei prodotti e nelle immediate vicinanze dei locali di vendita dove, per evitare assembramenti, è vietata anche la semplice sosta
- Nelle gelaterie sarà possibile vendere il gelato nelle vaschette apposite o, eventualmente, anche nelle coppette (purché confezionate) ma non nei coni
- Si consiglia di effettuare la vendita per asporto dietro prenotazione telefonica, o online, per evitare eventuali assembramenti nei pressi dei locali
- La modalità dell’ordinazione preventiva facilita anche il lavoro del ristoratore, permettendogli di programmare la produzione soprattutto in questa fase di ripartenza in cui non si possono ancora quantificare i livelli di consumo attesi.
Mercati
Sono chiusi, fatte salve le attività di vendita di generi alimentari
Per quanto riguarda le misure igienico sanitarie da adottare ai fini dello svolgimento dell’attività si riporta l’Allegato 5, “Misure per gli esercizi commerciali”, al DPCM del 26 aprile 2020. Misure che, per analogia, possono essere adottate anche dai ristoratori:
- Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale
- Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura
- Garanzia di adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria
- Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento
- Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale
- Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande
- Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
- a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie
- b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori
- c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b), l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita
- Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.
Ricordiamo anche le misure igienico-sanitarie in generale, di cui all’allegato 4 del DPCM del 26 aprile 2020:
- Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idro-alcoliche per il lavaggio delle mani;
- evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- evitare abbracci e strette di mano;
- mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro;
- praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
- evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
- non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
- coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
- non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
- pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
- è fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie.
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