Tasse regionali sospese fino al 31 maggio, nessuna sanzione per bollo auto e Irap

Tasse e debiti con l’erario regionale, la Lombardia “risparmia” i contribuenti fino alla fine di giugno. Un’azione attiva a sostegno delle famiglie e delle imprese lombarde nel momento dello stallo economico causato dall’emergenza coronavirus: la proroga al 30 giugno 2020, senza sanzioni ed interessi, dei versamenti per il Bollo auto, l’Irap, e le rateizzazioni dei debiti tributari. Lo ha deciso la giunta di Regione Lombardia, che ieri, 23 marzo, ha approvato una delibera con cui sospende gli adempimenti tributari di competenza regionale.

Si tratta di un provvedimento che riguarda gli adempimenti tributari e i termini dei versamenti che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, per chi ha il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa in Lombardia: le “tasse” interessate dalla proroga sono l’Irap, l’addizionale regionale Irpef, il Bollo Auto, l’Ecotassa e la Tassa sulle Concessioni, vale a dire i tributi regionali non amministrati in convenzione con l’Agenzia delle Entrate.

Gli adempimenti e i versamenti sospesi potranno essere regolarizzati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020. Non è previsto il rimborso di quanto eventualmente già versato. In base alla delibera, sono sospesi anche i pagamenti delle rate dei debiti tributari in scadenza tra il 31 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, senza che il contribuente incorra nella decadenza automatica della rateizzazione stessa e purché proceda al pagamento delle rate residue, con cadenza mensile, a decorrere dal 30 giugno 2020.

Tutte le informazioni dettagliate sono reperibili sulla pagina Tributi del Portale di Regione Lombardia www.tributi.regione.lombardia.it.

L’assessore al bilancio Davide Caparini, che ha portato al tavolo dell’esecutivo regionale la proposta, concertata con il presidente Attilio Fontana, assicura inoltre che «nel caso l’emergenza si protrarrà, prenderemo nuovi provvedimenti di proroga».