L’interesse c’è, la fretta fa la differenza (perché le risorse si esauriscono rapidamente), essere informati è fondamentale. Ma le imprese, a volte, incappano in un errore che mette a rischio l’intera operazione: «La macchina l’ho comprata, ora posso fare la domanda per la nuova Sabatini?». No, non si può.
PRIMA LA DOMANDA, POI TUTTO IL RESTO
A sottolinearlo nuovamente è Giada Pavan, consulente finanziario di Area Impresa di Confartigianato Artser: «Prima di versare la caparra, o firmare il contratto con un fornitore, l’imprenditore deve presentare la domanda. Lo può fare oggi e domani firmare l’ordine, perché non ci sono vincoli di tempo, ma questo è un passaggio fondamentale».
La nuova Sabatini è uno fra gli strumenti più apprezzati dalle imprese: al 31 agosto scorso, le aziende avevano prenotato 1 miliardo e 476 milioni di euro. Significa l’86% delle disponibilità 2019. Il finanziamento totale supera i 17 miliardi, ma in base all’ultimo report ministeriale per le aziende resta il 14% delle risorse.
100MILA EURO IN UN’UNICA TRANCHE
Perché questo interesse? Lo dice l’esperta di Confartigianato Artser: «Le novità introdotte dal Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) hanno cambiato di molto l’approccio delle aziende a questa agevolazione. Uno, in particolare, è il grande vantaggio sul quale bisogna concentrarsi: per investimenti fino a 100mila euro, il contributo verrà erogato in un’unica soluzione e non più in cinque tranche annuali. Il ritorno è più immediato e l’azienda può pianificare meglio i suoi impegni. L’agevolazione è pari al 7,7% dell’importo imponibile finanziato – 10% in caso di investimenti 4.0 (ammesse anche le operazioni di leasing) e, come sempre, viene erogata da parte del Ministero direttamente sul conto corrente dell’impresa beneficiaria».
PER L’ACQUISTO DI NUOVE MACCHINE MA ANCHE PER TECNOLOGIE DIGITALI
Adatta a sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali la nuova Sabatini ha conquistato soprattutto le imprese del manifatturiero (seguite nella classifica da quelle del trasporto) delle regioni Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna.
Al contributo in un’unica soluzione si abbinano, però, altri due grossi cambiamenti:
- L’importo massimo dei finanziamenti concedibili per singola impresa che viene portato da 2 a 4 milioni di euro;
- Il nuovo iter semplificato per la richiesta del contributo con l’introduzione della Richiesta Unica di erogazione (modulo RU) e la Richiesta di Pagamento (RP).
DALLA DOMANDA AL CONTRIBUTO: PERCHE’ CHIEDERE A CONFARTIGIANATO
Il contributo arriva solo se vengono rispettati i passaggi fondamentali della Legge Sabatini: dal momento della presentazione della domanda in poi, c’è un elenco di scadenze da segnarsi e sulle quali si gioca il buon fine della pratica. Ecco perché è importante confrontarsi con i consulenti di Confartigianato Artser. A loro il compito di farsi carico delle complessità burocratiche della Sabatini, e di seguire le imprese lungo il percorso che porta all’ottenimento del contributo.