Cedolare secca: l’Agenzia delle Entrate ha confermato che il contratto di locazione può avere in qualità di conduttore un soggetto esercente un’attività d’impresa.
L’art. 1, comma 59 della Legge di Bilancio ha esteso l’applicazione della cedolare secca (aliquota 21%) al reddito derivante dalla locazione di una specifica tipologia di immobili commerciali, ossia unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 mq, (escluse le pertinenze), e relative pertinenze locate congiuntamente. Questa tassazione agevolata è riservata ai contratti di locazione stipulati nel 2019. Rispetto all’ambito soggettivo di applicazione della cedolare secca “commerciale” il locatore, per la Legge di Bilancio, deve essere una persona fisica che opera come “privato” e non nell’esercizio di un’attività d’impresa / lavoro autonomo.
Al contrario l’Agenzia ha recentemente chiarito che il regime della cedolare secca può essere applicato anche ai contratti di locazione aventi ad oggetto immobili di categoria catastale C/1 stipulati con un conduttore esercente attività commerciale sia esso persona fisica o società.