Moca e imballaggi: il 15 maggio 2019 è partito un nuovo intervento da parte della Commissione UE agli Stati membri per attuare un piano di controllo per i materiali e gli oggetti destinati a entrare in contatto con i prodotti alimentari.
L’obiettivo è quello di monitorare quale sia la presenza di sostanze (e quali tra queste migrino) nei materiali destinati a entrare in contatto con i prodotti alimentari (tra cui la plastica).
Il mercato europeo dei Moca muove circa 100 miliardi di euro annui, con il 50% del valore che proviene dai settori plastica e carta, seguito da vetro, metalli e settore dei macchinari.
Impellente è la necessità degli operatori di tenere il passo con leggi in costante evoluzione e svolgere la propria attività ottemperando agli obblighi richiesti, dotandosi di modelli di conformità secondo le Linee Guida del Ministero Sanità, previste per tutte le aziende coinvolte nelle filiere packaging (alluminio, carta e cartone, imballaggi flessibili, materie plastiche, legno, metalli e leghe rivestite e non rivestite, sughero, vetro).
Oltre agli elementi fondamentali del packaging pensiamo ad es. agli impatti di inchiostri e sigillanti dove più spesso avvengono deroghe alle norme per tutelare non solo il consumatore ma anche la produzione alimentare italiana.
Il modello di conformità MOCA è allora oltre a un indispensabile complemento operativo per stilare i documenti che attestino il rispetto delle norme sul contatto alimentare, anche una valida check-list durante i controlli ispettivi degli Organismi tecnici delle ATS.
Numerose le iniziative per incentivare le aziende ad innovare il proprio prodotto come il “Bando Conai per la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”, ogni anno, premia le soluzioni di packaging che hanno ridotto il proprio impatto sull’ambiente in modo efficace, grazie a una progettazione o ri-progettazione responsabile e innovativa (scadenza candidature 30/06/2019).
Anche nel riciclo di carta e cartone e sullo stato dell’innovazione della filiera cartaria italiana si assiste a una crescente capacità di innovare processi e prodotti che ha portato a realizzare imballaggi sempre più riciclabili e compostabili verso l’economia circolare di cui spesso si parla.
Per non parlare di molti imballaggi flessibili tesi a cercare soluzioni tecniche per un effettivo avvio al riciclo attraverso l’utilizzo di mono-materiali oppure materiale biodegradabile o ancora alla produzione di resine adatte alla produzione di imballaggi food contact.
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