E’ il glifosato l’erbicida con il maggior numero di superamenti nelle acque superficiali e dal 2016 è una delle sostanze maggiormente responsabili del superamento degli standard di qualità ambientale per le acque superficiali (SQA).
Regione Lombardia ha aggiornato le Linee guida in materia di uso dei pesticidi e a maggiore tutela delle acque superficiali lombarde (rif. Dgr 11 marzo 2019, n. XI/1376).
Nel 2013 le vendite di pesticidi erano scese sotto le 120.000 ton. ma gli anni 2014 e 2015 con una crescita del +10%, hanno portato l’Italia ad un brutto primato in Europa e più di un campanello d’allarme per l’agricoltura italiana nel suo complesso, il suo impatto ambientale, sulla salute e più in generale sull’uso indiscriminato di prodotti chimici.
L’Italia impiega oltre il 40% di fitofarmaci in più rispetto alla Francia che ha il doppio delle superfici agricole. Un duro colpo al “Made in Italy agroalimentare italiano”.
Dei 320 punti di prelievo su fiumi e laghi lombardi, ben 234 (il 73,1%) sono contaminati da pesticidi,
Dei 474 punti di monitoraggio della falda (acque sotterranee) 125 (oltre il 26%) è stato trovato inquinato.
Uno studio del Centro Comune di Ricerca di Ispra, rivela che nell’impiego di insetticidi soltanto lo 0,1% dei principi attivi usati nei campi raggiungono l’obiettivo per cui sono stati usati, il resto è destinato a raggiungere le acque superficiali e le falde: gli agricoltori pagano prezzi salatissimi semplicemente per inquinare l’ambiente in cui lavorano.